> > Salvini a Zingonia: è ruspa sulle torri "Qui per un'altra Europa"

Salvini a Zingonia: è ruspa sulle torri "Qui per un'altra Europa"

Salvini a Zingonia

"Non ho capito a cosa sia contrario Di Maio, sui rimpatri sta lavorando il ministro Moavero a Bruxelles".

“Giù le torri di Zingonia, ci sarò” suonava più o meno così la promessa stretta dal ministro dell’interno con i cittadini del bergamasco: così una settimana dopo queste parole ha preso il via l’operazione di demolizione delle palazzine considerate fortini dello spaccio e della malavita. Da marzo 2019 a maggio 2019, l’iter di due mesi pare si stia per concludere: dalla partecipazione al primo Collegio di sorveglianza fino all’iconica foto in ruspa. Matteo Salvini a Zingonia per “abbattere e ricostruire” un mantra che ripetuto al circolo mediatico sul posto lascia intendere i precetti dello slogan della Lega in tema elezioni europee. Presente insieme alle decine di operai in forze sulle ruspe anche Attilio Fontana presidente della Regione Lombardia. “La pacchia è finita” ha commentato il ministro dell’interno, qui per fare il punto anche sui dettagli del rapporto con Luigi Di Maio: una relazione raggelata dopo le ultime dichiarazioni sul caso Siri.

Dalle Europee al decreto sicurezza bis

L’idea di Europa secondo il leader del Carroccio si può riassumere così, attraverso le sue dichiarazioni “Le regole di questa Europa hanno portato povertà, fame e precarietà: noi abbiamo un’altra idea di Europa, se gli italiani ci danno una mano passeremo anche lì dalle parole ai fatti. Non abbiamo pensato ancora alle persone: siamo pronti però a governarla come Lega“.

Il rapporto con il ministro Luigi Di Maio “scricchiola” e non solo per il delicato caso su Armando Siri: il vicepremier leghista vorrebbe portare alle Camere il testo per il nuovo decreto sicurezza bis ma per il leader dei grillini ci sarebbe ancora qualche imperfezione da correggere “Non ho capito a cosa sia contrario Di Maio, sui rimpatri sta lavorando il ministro Moavero a Bruxelles. Non può essere oggetto di un decreto di un governo quando per i rimpatri si considerano anche gli altri paesi. Non capisco questo dispiacere per il decreto sicurezza bis: stiamo lavorando per combattere la criminalità, la mafia. Abbiamo una norma spazzaclan, c’è una multa per chi non rispetta le leggi del mare. Qualcuno ha nostalgia dell’immigrazione di massa ma noi il decreto lo portiamo in parlamento ugualmente”.