Antonella Ferrari La Corte dei Conti ha avviato un’inchiesta per approfondire la questione dei voli di Stato utilizzati da Matteo Salvini, e il Viminale avrebbe così deciso di rendere pubblico l’elenco dei viaggi del leader della Lega dal 13 settembre 2018 al 10 maggio 2019. In una nota, lo stesso Salvini ha specificato che tutti i viaggi sono avvenuti secondo legge, in quanto i mezzi statali sono stati utilizzati solo per impegni istituzionali e non per vicende private o comizi per il suo partito. Secondo l’elenco diffuso dal Viminale, e come riportato da Repubblica, i voli sarebbero stati 45 in totale: per 19 volte il ministro ha volato su aerei della Polizia, per 22 su quelli del 31esimo Stormo dell’Aeronautica Militare e per due volte su C27J militare. “In nessun caso il ministro ha utilizzato questi servizi per motivi estranei al suo ruolo istituzionale. Salvini è abituato a utilizzare voli di linea” hanno fatto sapere fonti vicine al ministro dell’Interno.
Solo impegni istituzionali
Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha precisato che “il Ministro dell’Interno, negli undici mesi di permanenza al Viminale, ha utilizzato gli aerei della Polizia di Stato per 19 tratte. Inoltre, al ministro dell’Interno, per disposizione normativa, è attribuito il primo livello di protezione che da diritto all’utilizzo di aerei di Stato al pari di tutti i soggetti sottoposti al medesimo livello di sicurezza”. Il dipartimento ha poi precisato “che i costi di un’ora di volo di 1415 euro complessivi, di cui 315 sono i costi per il carburante e 1100 euro per la manutenzione, e che parte di queste ore fanno riferimento a pacchetti esercitativi per i quali l’aereo, al di là dell’utilizzo specifico, comunque deve necessariamente essere movimentato”.
