> > Decreto sicurezza, il Viminale risponde all'Onu: "Pensi al Venezuela"

Decreto sicurezza, il Viminale risponde all'Onu: "Pensi al Venezuela"

Decreto sicurezza, Viminale risponde all'Onu

"L'Onu non faccia campagna elettorale in Italia. Il decreto sicurezza bis è necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile".

Non si è fatta attendere la risposta del Viminale alla lettera in cui l’Onu ha espresso forte preoccupazione per il decreto sicurezza bis, accusato di violare i diritti umani dei migranti e le convenzioni internazionali. Fonti del Viminale, citate dall’Ansa, hanno fatto sapere che il Ministero dell’Interno “non ha sottovalutato la lettera dell’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’Onu, soprattutto alla luce della competenza e dell’autorevolezza delle Nazioni Unite in materia. Autorevolezza testimoniata da alcuni Paesi membri dell’Onu, come Turchia e Corea del Nord”.

“L’Onu non faccia campagna elettorale”

La nota del Viminale continua con l’augurio che “l’autorevole Onu dedichi le energie all’emergenza umanitaria in Venezuela, anziché fare campagna elettorale in Italia. È singolare che l’Alto Commissariato per i Diritti Umani non si fosse mai accorto che la multa per chi favorisce l’ingresso non autorizzato di immigrati fosse già presente da tempo nell’ordinamento italiano, all’articolo 12 del Testo unico sull’immigrazione”. Il decreto sicurezza bis si limita ad “aggiornare la norma. Una svista che il Ministero avrebbe segnalato riservatamente agli autori della lettera, se solo l’Alto Commissariato l’avesse inviata prima al Viminale e poi eventualmente ai media, e non viceversa”.

La nota descrive, inoltre, il decreto come “necessario, urgente e tecnicamente ineccepibile” e si augura che venga “approvato nel Cdm di lunedì” [20 maggio, ndr].

La lettera delle Nazioni Unite

Nella lettera di Beatriz Balbin, le Nazione Unite hanno espresso profonda preoccupazione per le direttive emanate dal Viminale, “che non sono basate su alcuna sentenza della competente autorità giuridica”. Il dl sicurezza bis “mette a rischio i diritti umani dei migranti, fomenta il clima di ostilità e xenofobia, viola le convenzioni internazionali. Fermate immediatamente il processo di approvazione”.