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Salvini, busta con proiettile indirizzata al ministro

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La busta è stata intercettata dal Centro di smistamento postale di Roma e affidata agli artificieri.

La notizia è stata confermata dal Viminale: una busta contenente un proiettile è arrivata all’indirizzo di Matteo Salvini ed è stata intercettata dagli uomini del Centro di Smistamento Postale di Roma, insospettiti dall’assenza di mittente e annullo postale. Da procedura sono intervenuti gli artificieri della Polizia di Stato che hanno sequestrato il plico per gli accertamenti del caso. All’interno della busta, che non presentava alcuna rivendicazione o sigla, era contenuto un proiettile calibro 9. Come fa sapere il Viminale, non sono stati ritrovati elementi tali da far supporre chi possa essere il mittente dell’atto intimidatorio. Immediato il commento di Salvini, il quale ha affermato di non avere paura e di voler continuare a lavorare serenamente: “Io non mi fermo, più che in una politica spesso ipocrita, confido nella solidarietà di milioni di italiani perbene che si esprimeranno con il voto di domenica”.

Il caso Appendino

Matteo Salvini non è però l’unico personaggio a cui è stata recapitata una busta contenente un proiettile. Solo pochi giorni prima, era stata destinataria di una missiva simile la sindaca di Torino, Chiara Appendino. In questo caso la busta era stata recapitata direttamente agli uffici del Comune ed è stata presa in esame dalla Polizia scientifica per accertamenti sull’etichetta e sulla busta, anche in questo caso priva di indicazioni sul mittente. “Continuerò a fare il mio lavoro con la massima determinazione” aveva dichiarato la prima cittadina del capoluogo piemontese. “Questi tentativi – ha proseguito – non sortiscono alcun effetto e, anzi, spronano a continuare a svolgere il mio ruolo con la massima determinazione”.