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Bari, insulti contro i due candidati Rom col reddito di cittadinanza

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"Commenti calunniosi, offensivi, e minacciosi verso la comunità Rom", denuncia la lista Bari Bene Comune che candida Dainef e Ligia Tomescu.

Insulti social solo perché la lista Bari Bene Comune, che appoggia il candidato PD Antonio Decaro, ha candidato due esponenti della comunità Rom locale, Dainef e Ligia Tomescu. A scatenare la polemica soprattutto il fatto che la coppia attualmente è beneficiaria del reddito di cittadinanza.

I due candidati Rom

“Sono nato in Romania nel 1966. Appartengo alla minoranza Rom. Mi sono trasferito a Bari nel 1999 con mia moglie Ligia e i miei figli per motivi di sopravvivenza economica. Vivo nel campo rom di Bari Japigia del Comune di Bari dal 2005 di cui sono il responsabile” spiega in un video Dainef Tomescu.

“Sono nata in Romania e vivo da 20 anni a Bari. Ho conseguito con orgoglio da adulta la licenza media che mi ha permesso di essere apprezzata e di diffondere la cultura rom tra gli studenti della scuola serale. Mi candido al consiglio comunale di Bari perché sento di appartenere a questa città e desidero impegnarmi per essere al fianco delle tante donne invisibili per un loro riscatto civile e sociale” prosegue la moglie Ligia.

Domenica 26 maggio oltre che per le europee si vota infatti anche per il rinnovo del consiglio comunale di Bari. Dainef e Ligia Tomescu sono candidati nella lista Bari Bene Comune, che appoggia il candidato PD Antonio Decaro, sindaco uscente. Una scelta, questa, che sui social è stata accolta anche con diversi insulti, tanto che alcuni esponenti dem hanno presentato un esposto in Questura per “commenti calunniosi, offensivi, e minacciosi verso la comunità Rom”.

Il reddito di cittadinanza

A scatenare la polemica anche il fatto che Dainef e Ligia Tomescu hanno da poco ottenuto il reddito di cittadinanza, come rivelano loro stessi mostrando la card gialla durante un servizio del Corriere Tv. Dainef non nasconde di essere il presidente della prima cooperativa sociale Rom in Puglia, ma nel servizio chiarisce di “non aver mai avuto una busta paga”.

“Candidati e simpatizzanti della lista Bari Bene Comune vigileranno e contrasteranno in tutte le forme e in ogni luogo i comportamenti discriminatori, le intimidazioni, i fenomeni di illegalità come il voto di scambio” viene quindi chiarito sulla pagina Facebook della lista.