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Cigala Fulgosi a Genova, Salvini: "Migranti non rimarranno in Italia"

Matteo Salvini

"E' un canale umanitario, non si parla di accoglienza" spiega il sindaco di Genova. L'obiettivo del Viminale e ricollocare i migranti in UE.

Dopo il salvataggio da parte della Cigala Fulgosi, i migranti soccorsi al largo della Libia saranno sbarcati nel porto di Genova. Matteo Salvini ci tiene però subito ad assicurare che nel capoluogo ligure non rimarranno a lungo. L’obiettivo del governo sembra essere infatti di ricollocare tutti in altri Paesi dell’Unione europea, magari nella vicina Francia.

L’annuncio di Salvini

“La nave della Marina con a bordo un centinaio di immigrati ha avuto indicazione di dirigersi a Genova, ma nessun extracomunitario resterà in Liguria o a carico dei contribuenti italiani” annuncia su Facebook Matteo Salvini.

I migranti soccorsi al largo della Libia dalla Cigala Fulgosi dopo l’appello lanciato da alcune Ong si sta dirigendo infatti verso il porto del capoluogo ligure. L’arrivo del pattugliatore è previsto per la giornata di sabato 1 giugno 2019, attorno a mezzogiorno.

“Siamo verificando che ormeggi avremo disponibili in porto, per decidere la soluzione migliore con la prefettura e con le amministrazioni locali” spiega l’ammiraglio Nicola Carlone, comandante del porto di Genova, come riporta Il Secolo XIX.

La ricollocazione

Dopo i necessari controlli, sanitari e di identificazione, i migranti potrebbero venir trasferiti in altri Paesi dell’UE. Sembra infatti che sia in corso al Viminale una trattativa. Attesa la riunione in Prefettura durante la quale verranno discusse e stabilite tutte le procedure per il ricollocamento.

“Da quanto mi hanno accennato, è un canale umanitario, non si parla di accoglienza. Un canale umanitario di sbarco è assolutamente una cosa normale, non è questione di accogliere o non accogliere” sottolinea anche il sindaco di Genova, Marco Bucci.

La scelta di Genova difatti non sarebbe stata presa a caso. Fonti del Ministero, come riferisce Rainews24, farebbero notare infatti che il porto è stato deciso in particolare per “chiamare alla responsabilità partner europei, a partire dalla Francia“.