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Debito, Moscovici all'Italia: "Ok dialogo ma regole siano rispettate"

Pierre Moscovici

"In UE non possiamo avere nemmeno un Paese che si disinteressa alle regole comunitarie sul debito" chiarisce il commissario Pierre Moscovici.

In attesa di capire quale sarà il giudizio di Bruxelles (atteso per mercoledì 5 giugno 2019) in merito alla lettera inviata dall’Italia per rassicurare i partner europei sul debito, il Commissario europeo agli Affari economici anticipa che l’obiettivo è “dialogo, dialogo, dialogo” e non sanzioni.

L’avvertimento

Allo stesso tempo, però Pierre Moscovici ribadisce come già fatto in altre occasioni che “l’Europa è una comproprietà, ci sono regole che tutti osservano e non possiamo avere nemmeno uno che se ne disinteressi”. Nel corso di un intervento ai microfoni dell’emittente radiofonica France Inter, Moscovici ricorda di come “negli ultimi cinque anni non abbia punito nessuno”.

Il commissario europeo puntualizza però che “se non rispettano le regole, sarà necessario che la Commissione europea e gli Stati membri si assumano le proprie responsabilità“. Nella sua missiva, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha cercato quindi di evidenziare perché l’Italia nel 2018 non è riuscita a rispettare le norme sul deficit, come d’altronde già accaduto nel 2016 e nel 2017.

Le coperture

Pierre Moscovici annuncia poi che sulla risposta dell’UE “se ne saprà di più mercoledì” 5 giugno 2019, quando la Commissione presenterà un rapporto sull’andamento del debito pubblico dei Paesi membri dell’Unione. Già in passato il commissario aveva anticipato che senza le adeguate coperture all’Italia potrebbero essere chieste “misure correttive”.

Per evitare ciò, il governo farebbe intendere di avere a disposizione “un miliardo l’anno che potrà essere utilizzato”. Il dato emerge da quel 25 per cento di domande per il reddito di cittadinanza che sono state respinte.