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Di Maio contro Whirlpool per la chiusura dello stabilimento napoletano

Whirpool

Di Maio attacca l'azienda per la chiusura dello stabilimento napoletano: "Non si prende per il c**o lo Stato, avete ricevuto 27 milioni di fondi"

Riferendosi all’accordo per il rilancio del sito di Napoli firmato al Mise il 25 ottobre scorso, Di Maio ha spiegato che “lo Stato non può permettere che una multinazionale americana venga nel nostro Paese, firmi un accordo e poi metta per strada 700 persone. Soprattutto se questa multinazionale americana ha preso negli ultimi anni 50 milioni di euro di incentivi“. Entro sette giorni l’azienda dovrà portare una soluzione per evitare la chiusura “o noi gli togliamo i soldi che hanno preso dallo Stato. Parliamo di almeno 15 milioni di euro già concessi, più quelli che stavano per arrivare”. Così ha aggiunto il ministro grillino, impegnandosi a contattare i vertici americani e a riconvocare tra una settimana un nuovo tavolo di confronto allargato alle autorità locali dei siti che ospitano insediamenti Whirlpool.

Al termine dell’incontro, il segretario nazionale della Uilm, Gianluca Ficco, ha spiegato che Di Maio potrebbe chiedere a Whirlpool di restituire “fino a un massimo di 16 milioni di euro in passato ricevuti come incentivi”. Inoltre, spiega Il Sole 24 ore, potrebbe impedire il contratto di sviluppo. Quest’ultimo “è stato chiesto dall’azienda nelle Marche”. Il fronte sindacale pare essere soddisfatto della linea adottata da Di Maio. Tuttavia, il timore è che l’azienda non stia solo cedendo lo stabilimento di Napoli. Ma anche “venendo progressivamente meno ai suoi impegni anche altrove, per esempio a Siena dove ancora non si vedono le azioni necessarie a incrementare i volumi produttivi e a Fabriano dove si stanno delocalizzando numerose funzioni di staff”.

Di Maio contro Whirpool

Dal 2014 a oggi, ha ricordato Di Maio, la Whirlpool ha ricevuto 27 milioni di euro di fondi pubblici. “Lo Stato si farà rispettare. Si sono firmati accordi ben precisi, state creando un precedente gravissimo. Dovete rispettare istituzioni e lavoratori. Io sono e sempre sarò al loro fianco. Siamo disposti a impegnarci ancora di più con l’azienda per trovare una soluzione” circa la chiusura dello stabilimento napoletano, ha detto Luigi Di Maio. Il ministro ha aggiunto: “Non si prende per il c**o lo Stato italiano. Non con me, non con questo governo”. “Se non siete in grado di dare risposte e devo rivolgermi ai vertici della multinazionale ditelo subito. Non perdiamo tempo”. Con questi toni il ministro pentastellato ha attaccato la Whirpool.

Non vogliamo chiudere ma individuare soluzioni per garantire posti di lavoro sostenibili a lungo tempo. Oggi una soluzione non l’abbiamo“, avrebbe replicato l’azienda per bocca dell’amministratore delegato Luigi La Murgia, secondo quanto appreso da fonti sindacali riportate la Lettera43.