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Matteo Salvini da Lilli Gruber, senza fiori ma più aggressivo

Salvini da Lilli Gruber

Il vicepremier è intervenuto su La7 per chiarire la questione sul commissario europeo per l'Italia e sul rapporto con Conte e Di Maio.

A quasi un mese di distanza dalla prima visita a Lilli Gruber, Matteo Salvini torna a “Otto e Mezzo”. Rispetto all’incontro precedente, tuttavia, il Ministro dell’Interno è apparso molto più agguerrito e aggressivo, a tal punto che la conduttrice del programma, a un certo punto, lo ha minacciato di togliergli l’audio. La conversazione è passata dal commento del vicepremier sul commissario europeo che spetta all’Italia al turbolento rapporto con Conte e Luigi Di Maio, che, tuttavia, sembra essersi riappacificato (almeno per il momento). Aspri toni, dunque, rispetto all’incontro precedente con Lilli Gruber e ai fiori, che, ha precisato Salvini, “le manderò”.

La questione europea

La giornalista Lilli Gruber ha aperto la puntata parlando dell’intervento di Bruxelles. Il leader della Lega ha espresso totale fiducia nelle capacità trattative del premier Giuseppe Conte, sottolineando, tuttavia, che ciò che conta maggiormente è cambiare il sistema europeo, il “continente malato”. Non sono mancate le repliche, tra cui quelle di Massimo Franco, che ha incalzato Salvini esprimendo qualche riserva sulle intenzioni europee. “Non vendo certezze, ma gli italiani domenica scorsa mi hanno dato un mandato” ha ribattuto il vicepremier.

Matteo Salvini ha affermato che, per quanto riguarda la scelta del commissario europeo, non agirà da solo. Ciò che conta di più, ha affermato il Ministro dell’Interno, è selezionare “una persona che si ricordi che rappresenta un popolo come quello italiano, che ha una storia, una cultura e una tradizione”. Sulle voci che parlano di Luca Zaia come uno dei candidati più gettonati, Salvini ha smentito. “No, Zaia vuole portare a termine il lavoro, non si lasciano le cose a metà” ha dichiarato il leader della Lega.

Di Maio e Conte

Matteo Salvini ha rassicurato gli spettatori sui rapporti con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Chiedeva il cambio di passo e da parte mia il cambio di passo c’è stato” ha dichiarato il vicepremier. Non è mancato il commento sul collega Luigi Di Maio. Salvini, facendo riferimento alla chiacchierata successiva al discorso del premier, ha sottolineato che “i problemi si risolvono anche al telefono”.