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Di Maio: "La procedura riguarda il debito prodotto dal Pd"

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"L'Italia è un paese serio, che mantiene la parola" ha detto Di Maio. Salvini: "Vogliamo lavoro e crescita".

La Commissione Europea ha comunicato che ci sono i presupposti per avviare la procedura contro l’Italia, e Luigi Di Maio ha voluto dire la sua sulla vicenda. In particolare il vicepremier pentastellato si è concentrato sul fatto che il debito contestato dall’Ue è stato prodotto dal Pd nel corso del precedente governo: “Ora si parla tanto di questa procedura di infrazione e sapete cosa riguarda? Riguarda il debito prodotto dal Partito Democratico nel 2017 e 2018. Noi la prendiamo seriamente – ha scritto su Facebook -, ma non possiamo fare finta di non sapere che ci sono Paesi europei che in questi anni, per risollevare la loro economia, hanno fatto molto più deficit di quanto consentito dai Trattati e non sono andati incontro a nessuna sanzione”. Il ministro ha poi aggiunto: “Noi siamo persone serie, l’Italia è un paese serio, che rispetta la parola data. Andremo in Europa e ci metteremo al tavolo con responsabilità, non per distruggere ma per costruire”.

La replica di Zingaretti

Il leader del Pd, Nicola Zingaretti, non ha esitato a commentare il giudizio della Commissione Europea attraverso Twitter: “L’Europa conferma quello che sapevamo. In 12 mesi sono aumentati i debiti, è calata la crescita e gli italiani rischiano. Un capolavoro”. Non è mancata però una risposta alle accuse di Di Maio: “Una pessima battuta” ha detto parlando del fatto che il debito sarebbe stato prodotto proprio dal Pd. “Ad andarci di mezzo sono gli italiani – ha proseguito -. Questo governo aveva fatto tante promesse, e dopo un anno rimane quello che l’Europa ci ricorda: più debito, meno lavoro, più tasse, meno produzione industriale e conti fuori controllo. Di Maio vive nel Grande Fratello“.

Salvini: “Vogliamo lavoro e crescita”

Nella vicenda, Matteo Salvini continua a portare avanti la sua linea: “Vogliamo più lavoro, a Bruxelles capiranno” ha detto. “L’unico modo per ridurre il debito creato in passato, è tagliare le tasse e permettere agli italiani di lavorare di più e meglio – ha argomentato -. Con i tagli, le sanzioni e l’austerità, sono cresciuti debito, povertà, precarietà e disoccupazione, dobbiamo fare il contrario”.