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Caos procure, Bonafede a colloquio con Mattarella

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Bonafede: "Le istituzioni rimangono compatte. Dobbiamo reagire con i fatti perché non accada più in futuro"

Il caos procure, con l’inchiesta che coinvolge il Consiglio superiore della magistratura, sta creando preoccupazione nel ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Quest’ultimo si sarebbe quindi rivolto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Come riferisce Repubblica, il colloquio tra i due, al Quirinale, è durato circa una trentina di minuti con il pentastellato che ha parlato “dell’importanza di una reazione”. “Le istituzioni rimarranno compatte in questo momento particolare per evitare che quello che sta succedendo possa macchiare l’immagine di una magistratura che risulta a livello internazionale fra le migliori al mondo” aveva detto in mattinata Bonafede. “Dobbiamo reagire con i fatti per evitare che in futuro non possa più accadere. Ce lo chiedono i cittadini ma soprattutto i tanti magistrati che lavorano e che non sopportano che all’interno della magistratura si possano infiltrare certe dinamiche”.

Le parole di Salvini

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini ha voluto porre l’accento sulla gravità di quanto sta accadendo: “Il Csm ha un problema grave. Leggere quello che stiamo leggendo non è bello, è preoccupante. È l’organismo di governo della magistratura quindi, non so vediamo. Su quello sicuramente il Presidente della Repubblica farà qualcosa, visto che è il supremo garante“.

Zingaretti ha incontrato Lotti

Luca Lotti è stato ricevuto dal leader del Pd, Nicola Zingaretti. Durante il colloquio, come riferito dall’ufficio stampa Dem, “Lotti ha ribadito quanto già ieri comunicato, e cioè l’assoluta certezza di aver avuto comportamenti corretti. Il Pd non può che ribadire l‘assoluta fiducia nell’indagine della Magistratura che dovrà accertare la verità e le responsabilità individuali perché non rimangano ombre e sospetti su temi così delicati. Il Pd sosterrà, con fiducia, questo lavoro di investigazione e di ricerca della verità”.