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Revisione M5s, i sottosegretari sulla "graticola" dei parlamentari

di maio 1

40 minuti di colloquio per tutti i sottosegretari: i parlamentari valuteranno l'operato.

Fase di revisione e collaudo per la frangia gialla del governo Conte. È ufficialmente in atto la serie di incontri volti a considerare l’operato dei pentastellati membri dell’esecutivo: sottosegretari e parlamentari a colloquio per la valutazione collettiva. La “graticola” grillina è calda, Luigi Di Maio detta le regole “Ogni parlamentare lascerà per ogni sottosegretario una valutazione anonima non vincolante, che poi verrà valutata con il massimo della riservatezza dai direttivi dei gruppi e da me come capo politico”.

Come funziona la “graticola”

Secondo le finalità sancite dal capo politico dei 5 stelle, quelli dell’ufficio grillino alla Camera sono colloqui diretti, della durata di 40 minuti e così organizzati: nella fase iniziale (primi 20 minuti) il sottosegretario in questione apre all’intervento illustrativo del proprio operato al governo, nella fase finale (ultimi 20 minuti) dovrà sostenere il dibattito su quanto illustrato. Una sorta d’esame se si pensa che al termine di tutto ciò, i parlamentari dovranno compilare la scheda di valutazione (in forma anonima) per ogni sottosegretario ascoltato: una sorta di “prova Invalsi a 5 stelle”.
I primi ad aver preso parte alla “graticola” sono stati Simone Valente e Vincenzo Santangelo (sottosegretari al ministero per i Rapporti con il Parlamento) e Luigi Gaetti (sottosegretario all’Interno con delega all’Antimafia).

Verso la Task Force

Tra i grillini intanto si lavora alla creazione di una effettiva segreteria politica del Movimento: il team sarà composto da circa una dozzina di persone e potrebbe entrare in azione già da luglio 2019, insieme a questa proposta si valuta anche la nascita di una vera e propria task force volta a supportare e finanziare le campagne politiche a livello locale. Sotto la lente d’ingrandimento anche il tema della legalità e della tutela, elementi che secondo il vicepremier Luigi Di Maio devono essere implementati “per difendere i nostri consiglieri dalle querele temerarie e allo stesso tempo per supportarli nei ricorsi che muovono ogni giorno”.