> > Stallo sui negozi chiusi la domenica, Lega: "Legge divisiva"

Stallo sui negozi chiusi la domenica, Lega: "Legge divisiva"

Legge chiusura domenicale negozi

Il testo è fermo alla Commissione Attività Produttive. Un sondaggio della Lega rivela: "Il 50% degli italiani è contrario".

È stato uno dei primi cambiamenti annunciati dal neo vicepremier Luigi Di Maio, all’inizio del mandato. Ma, un anno più tardi, sembra che la legge che dovrebbe limitare l’apertura dei negozi la domenica sia destinata a un nulla di fatto, dopo l’arrivo della proposta in Parlamento. A porre un freno non è solo la Lega: entrambe le forze di governo sembrano averci ripensato, riporta Il Messaggero, dopo aver registrato un certo scontento tra gli italiani. “È un tema troppo divisivo, non è all’ordine del giorno. Non se ne parla“, hanno fatto sapere i vertici del Carroccio. Una conclusione a cui la Lega è giunta dopo aver commissionato un sondaggio riservato, secondo il quale oltre il 50% dei cittadini sarebbe contrario alla legge.

Ipotesi aumento degli stipendi

Al momento, la proposta di legge è in stallo alla Commissione Attività Produttive e il suo iter potrebbe risentire del cambio di rotta del Movimento, che dopo le europee sta rivedendo i propri obiettivi. La soluzione, ipotizzano alcune fonti, potrebbe essere spostare l’attenzione dalla chiusura dei negozi all’aumento degli stipendi per chi lavora durante i giorni festivi. Tra le ipotesi al vaglio c’è anche quella di una stretta affinché i contratti siano rispettati e i dipendenti non siano costretti a lavorare un numero eccessivo di domeniche durante l’anno. Le associazioni sindacali, di qualsiasi sigla, chiedono maggiore chiarezza d’intenti sulla questione.

L’opposizione alla chiusura

I primi a opporsi alla chiusura dei negozi di domenica sono stati i rappresentanti della grande distribuzione. In un convegno alla Camera, hanno sottolineato come la chiusura domenicale farebbe perdere loro il 18% del fatturato. Al coro di protesta si sono uniti anche diverse associazioni, tra cui si conta l’Istituto Cattaneo, secondo il quale si rischia di perdere 95mila posti di lavoro, con una forte ripercussione sul Pil italiano. Per il leghista Andrea Dara quella delle chiusure domenicali “è una questione che ne attende un’altra, ancora più importante: la libertà delle imprese di competere e crescere ma senza mai ledere la dignità e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.