> > Zingaretti annuncia segreteria, Marcucci: "Unica matrice identitaria"

Zingaretti annuncia segreteria, Marcucci: "Unica matrice identitaria"

caso russia-lega

Zingaretti ha comunicato le nomine. Il malcontento di Marcucci: "Una scelta che non condivido".

Una squadra completamente cambiata e “derenzizzata“, come definita da molti, quella presentata da Nicola Zingaretti. Il segretario dem ha infatti annunciato una squadra formata da quindici di persone, 8 uomini e 7 donne, per la maggior parte espressione della maggioranza. Le scelte del segretario non sono state però apprezzate da molti, tra cui il senatore Andrea Marcucci, che ha tuonato: “La segreteria non assomiglia al partito del noi. Vedo un’unica matrice identitaria in un partito che è nato per valorizzare i riformismi. E’ una scelta che non condivido”.

La squadra

La scelta di Zingaretti è ricaduta su Andrea Martella, che ricoprirà il ruolo di coordinatore, mentre Enzo Amendola si occuperà degli Esteri. Chiara Braga andrà invece alla sostenibilità, mentre Pietro Bussolati alle Imprese. Ad Andrea Giorgis sono state invece affidate le riforme istituzionali, mentre Maria Luisa Gnecchi si occuperà di Welfare. Roberto Morassut sarà alle Infrastrutture, Roberta Pinotti alle Politiche della sicurezza e Giuseppe Provenzano al lavoro. Nicole Oddati si occuperà poi del Mezzogiorno, mentre Marina Sereni degli Enti locali. All’organizzazione va Stefano Vaccari, ex sindaco di Nonantola, mentre alla Pubblica amministrazione Antonello Vincenti. La scuola è stata invece affidata ad un’insegnante, Camilla Sgambato, mentre il terzo settore va a Rita Visini.

E’ stato inoltre comunicato l’avvio di “forum aperti” alla partecipazione di rappresentanti dell’associazionismo, del volontariato, delle forze sindacali, delle professioni, dei quali si occuperà Marco Furfaro. Maurizio Martina, infine, candidato alle primarie contro Zingaretti, si occuperà invece della riforma dello Statuto dem.

“Tanta nostalgia del passato”

A seguito dell’annuncio degli incarichi affidati da Zingaretti, arriva l’affondo di Luciano Nobili, presidente dell’associazione Sempre Avanti. “Si parla di nuovo Pd, Zingaretti ci spieghi come funziona: vedo tanta nostalgia del passato, uno sguardo indietro alle “gioiose macchine da guerra”. Non vedo novità, solo un vecchio, insopportabile giustizialismo”. “L’Unica cosa nuova nel Pd – ha aggiunto -, è una minoranza che non fa fuoco amico su chi ha vinto il congresso, diversamente dal passato. Ma la nostra lealtà ha un limite che si chiama pazienza”.