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Dl crescita: al via Salva Roma e Salva Comuni. Ok scivolo aziendale

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Dopo mesi di braccio di ferro tra i due alleati del governo arriva l'ok al decreto legge sulla crescita. Vediamo cosa prevede l'accordo.

Le Commissioni di Bilancio e Finanze della camera hanno approvato, dopo mesi di braccio di ferro, l’emendamento del dl crescita. Il provvedimento, infatti, è in scadenza e necessita la conversione in legge entro il 29 giugno. Grazie a questo accordo lo Stato italiano trasferirà 1,4 miliardi di euro al comune di Roma e andrà incontro a tutti i comuni in dissesto e pre-dissesto. Infine, il contratto di espansione sostituirà la cosiddetta solidarietà espansiva. Vediamo i dettagli dei successivi emendamenti.

Dl crescita: aziende

Lo scopo originario del decreto era quello di favorire gli investimenti e lo sviluppo. Dopo mesi di braccio di ferro tra le due fazioni di governo, però, si è trasformato in una legge omnibus per risolvere diverse situazioni complesse. Un emendamento del dl crescita approvato dalla commissione prevede per le aziende la possibilità di ridurre l’orario di lavoro per favorire nuove assunzioni, in un’ottica di rinnovamento tecnologico. Inoltre, l’emendamento Salva Roma prevede la costituzione di un fondo dove far confluire gli esborsi per la rinegoziazione dei mutui da parte del Commissario del debito della capitale.

Emendamento Salva banche al sud

Tra gli emendamenti approvati c’è anche quello relativo al Salva banche nel sud Italia: la vera interessata, in questo caso, sarebbe la Banca Popolare di Bari. Questa proposta, infatti, incentiva la fusione delle piccole imprese trasformate in crediti fiscali (fino a un massimo di 50o milioni di euro) per coloro che partecipano all’aggregazione.

Bonus assunzioni nelle scuole

La Commissione, nonostante le critiche del Pd, ha approvato anche un emendamento rivolto ai donatori di almeno 10 mila euro per il rinnovamento dei laboratori scolastici. Inoltre, i neoassunti potranno godere di uno sconto dei contributi che può raggiungere anche l’esonero completo.

Le reazioni politiche

Il governo ha finalmente trovato un compromesso dopo mesi di discussioni. Il dl crescita arriverà alle Camere nei prossimi giorni e dovrà essere convertito in legge nel più breve tempo possibile. Infatti, la scadenza è fissata per il 29 giugno. Nel frattempo, però, sui social si raccolgono le prime reazioni all’ok della Commissione. Virginia Raggi scrive: “Tanto rumore per nulla, diversi mesi fa lo avevamo chiesto”. Il commento di Laura Castelli è, invece: “Aiutiamo le amministrazioni, facciamo risparmiare i cittadini e favoriamo il rilancio dell’economia”. Infine, un’immancabile critica giunge da Stefano Fassina, consigliere comunale: “è esattamente l’opposto di un ‘Salva Roma’ narrato dalla propaganda della Lega Nord: la realtà è che Roma salva alcuni Comuni italiani”.