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Severgnini a Otto e Mezzo, il commento divertente su Matteo Salvini

beppe severgnini

Severgnini ospite dalla Gruber. L'umorista fa il punto delle ultime vicende politiche e si concede un po' di sana ironia su Matteo Salvini

Non si perde d’humour, né tantomeno d’animo Giuseppe Severgnini, il Beppe dei giornali, opinionista e umorista firma storica del Corriere della Sera, il quotidiano di Via Solferino a Milano. C’è poco da scherzare sulla situazione (o confusione?) politica che stiamo vivendo oggi, con ai vertici due esponenti più simili a due bambini troppo capricciosi: si organizzano scommesse su quanto questa convivenza potrà ancora durare e su chi dei due sfratterà l’altro. La politica italiana sembra un siparietto alla Tom e Gerry, solo che ancora non si sa chi è il gatto e chi il topo. Severgnini è stato ospite della Gruber a Otto e mezzo e non sono mancate critiche al governo e anche un po’ di sarcasmo nei confronti del Ministro degli Interni.

Prova costume superata

Scorrono le immagini del soggiorno lampo di Matteo Salvini negli Usa: è raggiante più del sole che lo illumina in viso, il vicepremier a Washington (e non a Philadelphia -tanto per non scordare la sua ultima gaffe) dove ha incontrato il segretario di stato Mike Pompeo e il vicepresidente Mike Pence. Ai frame si alterna la voce prima fuoricampo poi inquadrata in primo piano di Beppe Severgnini che si dice stufo di questo continuo battibecco tra Salvini e Di Maio tant’è che “quando uno chiede l’ora esatta all’altro sono sicuro che anche lì hanno qualcosa da dire”, afferma schietto dalla Gruber. Il giornalista pone il focus poi su come l’America abbia accolto il vicepremier: gli Stati Uniti lo hanno trattato davvero come un capo di governo perché Salvini si mostra e si dimostra come tale. Poi il simpatico commento che ha forse funto da “via il dente via il dolore”: “Salvini è in grande forma. Che filiforme nella foto con Pompeo”.

Neanche la conduttrice Lilly Gruber ha potuto fare a meno di sorridere alle parole dell’umorista Severgnini. La conversazione ad Otto e mezzo si è quindi conclusa con un minimo di leggerezza tanto per scordarsi un attimo quell’amara verità (politica) che stiamo affrontando.