Nella sua risposta il leader della Lega non ha mancato di lanciare una frecciata a Rai Radio 2, colpevole di aver messo like al tweet della Nappi.

Nella serata del 20 giugno è andata in scena una nuova puntata della querelle a distanza Mattero Salvini e l’attrice hard Valentina Nappi. Già diverse volte in passato la Nappi si era scagliata contro il leader della Lega, senza però ricevere alcuna risposta dal diretto interessato.
A questo giro invece, il ministro dell’Interno ha deciso di intervenire personalmente, pubblicando uno screenshot delle frasi della Nappi sul propri account social.
La risposta del ministro
Nella sua risposta, Matteo Salvini fa inoltre notare come tra le altre cose come le dichiarazioni della Nappi [“Se Matteo Salvini è cristiano io sono vergine”] abbiano ricevuto il like del profilo Twitter ufficiale di Rai Radio 2.
Emittente che, come ci tiene a sottolineare il ministro, è pagata con i soldi degli italiani: “Caspita, contro di me addirittura la contessa Valentina Nappi (celebre artista del porno) con il Like di Rai Radio 2, pagata da tutti gli Italiani. Avanti col sorriso, bacioni alla Vale e a Radio Rai”.
Implicitamente quindi, il ministro dell’Interno vuole evidenziare come un mezzo di comunicazione del servizio pubblico non dovrebbe prendere posizione contro un membro del governo in carica.
Gli insulti a Valentina Nappi
Io faccio del bene perlopiù gratis, i ministri rubano e vengono anche pagati.
— Valentina Nappi (@ValeNappi) 19 giugno 2019
Come si poteva immaginare, in poco tempo il profilo di Valentina Nappi è stato subissato con insulti e critiche da parte dei sostenitori di Matteo Salvini.
Ad alcune delle critiche rivoltegli, che peraltro facevano spesso leva sulla sua professione di attrice hard, la ragazza ha risposto pacatamente: “In un mondo sessualmente represso fare porno è l’unico modo per fare esperienza sessuali di un certo livello e abbattere certi sessismi. Tutto è merce e non vedo perché il sesso non dovrebbe esserlo”, o anche: “Io faccio del bene e perlopiù gratis. I ministri rubano e vengono anche pagati”.