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Tav, 5 stelle si spaccano su apertura della Castelli

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La sottosegretaria Castelli ha lasciato intendere una possibile apertura alla Tav. E' spaccatura tra i 5 stelle.

Sin da quando è stato messo sul tavolo, il tema Tav Torino-Lione è sempre stata un argomento caldo e di discussione tra Lega e M5s. Ora però sta creando scompiglio anche tra componenti dello stesso schieramento: il Movimento 5 Stelle. La sottosegretaria all’Economia Laura Castelli ha infatti rilasciato un’intervista a Repubblica, e le sue dichiarazioni sarebbero state chiaramente interpretate come un segnale di apertura alla Tav, cosa che ha naturalmente aperto una spaccatura da parte di chi continua ad opporsi fermamente al progetto di alta velocità. “Ne parleremo durante l’assemblea fissata per il 5 luglio. E’ necessario un confronto tra tutti prima di prendere una posizione” ha detto la consigliera Daniela Albano.

Le dichiarazioni

Laura Castelli, con una dichiarazione, ha lasciato intendere che c’è una possibilità alla Tav. “Il dossier è in mano al presidente del Consiglio che incontrerà le controparti europee e francesi. Si tratta di un progetto vecchio di 20 anni che necessariamente va rivisto, ma al governo ho capito che non è tutto bianco o nero. Ci sono anche i sindaci no Tav della Val Susa che stanno lavorando a un progetto di compromesso” ha dichiarato, scatenando però le ire di chi invece è contro il progetto. Ora spetta a Luigi Di Maio affrontare il tema durante l’incontro previsto il 5 luglio prossimo.

La proposta di Durbiano

Scendendo nei dettagli, nel corso dell’intervista, la Castelli aveva citato una soluzione a cui starebbero già lavorando i sindaci della Valsusa e che sarebbe stata presentata da Nilo Durbiano ex sindaco di Venaus. “Il mio non è un progetto ma una soluzione politica – ha affermato Durbiano – perchè io non sono un tecnico, ma ero un sindaco di paese”. La sua idea sarebbe sostanzialmente quella di togliere uno dei due binari del tunnel del Frejus, renderlo a senso unico e metterlo in sicurezza. Il progetto prevede poi la creazione di un secondo binario, parallelo, che andrebbe da Oulx a Modane. “In tutto si scaverebbero 15 chilometri di tunnel contro i 57 moltiplicati per tre canne del tunnel di base” ha concluso.