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Autonomia, stallo tra Lega e M5S: "Nessun nodo risolto"

Autonomia, stallo Lega M5s

Nulla di fatto al vertice a Palazzo Chigi, il testo non andrà in Cdm. Lega: "Il Movimento fa muro, continua a essere il partito del no".

Si è concluso senza un accordo il vertice a Palazzo Chigi che avrebbe dovuto trovare un punto di incontro tra Lega e M5S sull’Autonomia. Dopo un faccia a faccia durato circa tre ore, i due alleati di governo gettano la spugna e rimandano la questione a un nuovo vertice che, si apprende dall’Ansa, potrebbe essere convocato per mercoledì prossimo. Il dossier sulle intese regionali sarà dunque il grande assente sul tavolo del Consiglio dei ministri, con conseguente scontro – l’ennesimo – tra i partiti di Matteo Salvini e Luigi Di Maio. I primi accusano i pentastellati di “fare muro e nascondersi dietro i burocrati. Ennesima riunione a vuoto, i Cinque Stelle chiedono tempo. Nessun nodo risolto, bloccano qualsiasi iniziativa, continuano a essere il partito del no”. Più cauto il commento del premier Giuseppe Conte ai giornalisti: “Lavori in corso, le cose vanno fatte bene”.

Salvini: “A Roma tutto si ingolfa”

A rinnovare la speranza di un facile accordo sull’Autonomia tra gli ambienti leghisti è stata la recente assegnazione delle Olimpiadi 2026 all’Italia. Una vittoria che ha portato la Lega a premere l’acceleratore sulla questione Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Lo stesso leader Salvini ha sottolineato che “quando corrono gli enti locali, l’Italia vince”, mentre quando l’amministrazione deve passare da Romatutto si ingolfa“.

La replica del Movimento

“L’Autonomia è nel contratto di governo e si farà”, assicurano fonti del M5S. “Le riunioni servono per far condividere le cose. Quando si governa in due le cose si fanno in due, quindi nessun blocco”. Ma il desiderio di indipendenza da Roma dei salviniani spaventa i Cinque Stelle, che tentano di rallentare, se non proprio di ostacolare, la loro corsa mettendo paletti su trasporti, tasse e scuola. L’obiettivo è passare la palla al Parlamento e permettere alle Commissioni di emendare il testo. Persino il vertice di mercoledì prossimo non è stato formalmente confermato e tra le fonti di Palazzo Chigi c’è chi commenta: “Chissà se si farà“.