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I barbieri della Camera: privilegio o luogo da frequentare?

Il leader del Movimento Luigi Di Maio

Era uno dei privilegi di Palazzo che i grillini volevano abolire: ora invece sono assidui frequentatori della barberia della Camera, approfittando dei suoi prezzi ridotti.

La barberia della Camera era vista dal Movimento come un privilegio e uno spreco da tagliare, ma ora i grillini sembrano gradirla. Tra i più assidui frequentatori troviamo i ministri Di Maio e Bonafede ma anche il presidente della Camera Roberto Fico.

I grillini alla barberia della Camera

Da sempre decisi a combattere sprechi e abolire benefici, gli esponenti del Movimento utilizzano ora uno di quei privilegi che volevano eliminare. Si tratta della barberia della Camera dei Deputati, che Grillo aveva detto di voler aprire “come una scatoletta di tonno”. E invece nei cedolini del vicepremier la trattenuta per “Servizi di barberia” non manca mai. Barba, capelli, lozione: i barbieri di Montecitorio non fanno mancare nulla.

Nell’ultimo, pubblicato dallo stesso Di Maio e relativo a febbraio, compare una spesa di 36€: poco per essere nel centro della Capitale. I barbieri hanno infatti un contratto da assistenti parlamentari e il loro reddito non dipende da quanto fattura la bottega, che può quindi tenere bassi i prezzi. Contando che un taglio costa 15€, è probabile che il leader del Movimento abbia usufruito del prezzo agevolato per due volte in un mese. E non solo a febbraio, ma anche nei mesi precedenti ci sono spese che vanno dai 26€ ai 50€.

Ma Di Maio non è l’unico: anche il collega Bonafede sembra gradire questo servizio tanto da utilizzarlo ogni mese. Allo stesso modo Roberto Fico, cliente inaspettato considerando che il giorno dopo la sua elezione si recò a Montecitorio in autobus, deciso a rinunciare ad ogni lusso. Sembra proprio che per ora questo “privilegio di Palazzo” non sia più in via di abolizione.