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Decreto crescita, ora è legge: tutte le misure

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I punti cardine del decreto crescita, che dopo aver conquistato la Camera raggiunge la fiducia anche al Senato.

Il decreto crescita lo scorso 21 Giugno 2019 aveva convinto. Era passato dalla Camera dove oltre i 50 articoli iniziali ne erano stati aggiunti aggiunti altri 60. Trasformandolo in un vero e proprio decreto omnibus. Fiducia anche da parte del Senato, ora è legge.

Alitalia e Ilva

La prima riforma è l’autorizzazione al Mef per entrare nella nuova Alitalia. Nessun dietrofront, invece, sulla responsabilità penale per eventuali reati ambientali relativi alla bonifica e al rilancio dell’Ilva di Taranto. È stato sospeso intanto il commissariamento fino al 31 ottobre 2019 e non più a fine Dicembre per l’Inpgi, l’istituto nazionale di previdenza dei giornalisti. Novità anche sull’emblema di Stato da apporre sulle merci per contrastate il falso made in Italy.

Pensioni

Le grandi aziende con un organico di più di mille dipendenti potranno licenziare i lavoratori più anziani offrendo loro in cambio “uno scivolo” di 5 anni. Chi ha maturato il diritto alla pensione di vecchiaia e il requisito minimo contributivo con un’indennità commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato al momento della cessazione del rapporto di lavoro. La precedente versione della proposta di modifica prevedeva uno scivolo di 7 anni.

3 milioni a Radio Radicale

Un finanziamento di 3 milioni durante il 2019 per salvare Radio Radicale. L’obiettivo è quello di favorire la conversione in digitale e la conservazione degli archivi multimediali delle imprese radiofoniche che abbiano svolto attività di informazione di interesse generale.

Affitti brevi e tasse di soggiorno

Stretta sugli affitti brevi con misure tese a combattere l’evasione sulla tassa di soggiorno. Viene istituito il Codice identificativo unico nazionale per le strutture ricettive da utilizzare per le offerte e la promozione dei servizi offerti oltre l’accesso dell’Agenzia delle Entrate ai dati delle comunicazioni trasmessi dalle stesse strutture.

Solo scontrini telematici

Anche i piccoli esercizi, che finora avevano beneficiato di una deroga, dovranno trasmettere gli scontrini in via telematica all’Agenzia delle Entrate.