Alberto Pastori Il vicepremier Matteo Salvini sembra molto deciso. Per contrastare i flussi migratori che crescono dall’altra parte dell’Adriatico, sta seriamente accarezzando l’ipotesi di costruire un muro tra Italia e Slovenia. “Si è riaperta la rotta balcanica. A Luglio 2019 partiranno i pattugliamenti misti con gli sloveni. Se il flusso di migranti non dovesse arrestarsi, a mali estremi estremi rimedi. Non escludiamo la costruzione di barriere fisiche alla frontiera, come fatto da altri Paesi europei”: queste sono le parole pronunciate dal Ministro dell’Interno.
Stando a quanto riportato dal sito business.it, Massimiliano Fedriga, presidente leghista della regione Friuli-Venezia Giulia si è detto d’accordo con quanto affermato da Matteo Salvini. Queste le parole di Fedriga: “Non saremmo contenti di sospendere Schengen, ma è altrettanto vero che i muri non si alzano se le regole vengono rispettate”.
Protezione per i cittadini
Inoltre, in una intervista rilasciata al giornale Il Fatto Quotidiano, Fedriga avrebbe fatto intendere di non essere ancora a conoscenza di come verrà eretta la costruzione, se si tratterà di un muro vero e proprio o di una recinzione di 243 chilometri. “Quel che è certo – continua Fedriga- è che se l’Europa non tutela i suoi confini, saremo costretti noi a fermare l’ondata migratoria che avanza attraverso altri Paesi dell’Ue. Non possiamo mettere poliziotti a ogni metro”.
Tra le ragioni espresse da Fedriga per giustificare la costruzione del muro, c’è la volonta di proteggere i cittadini rafforzando il controllo dei confini. “Ladri, delinquenti di piccolo o grande calibro non ne vogliamo”, ha concluso.
