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Decreto anti procedura, bloccati 1,5 miliardi

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Il Cdm si è riunito nonostante l'assenza Di Maio e l'abbandono di Salvini. Il ministro dell'Interno: "Nessuna polemica, solo tanto lavoro"

Il Consiglio dei Ministri si è riunito e, nonostante Luigi Di Maio non si sia presentato e Salvini abbia abbandonato in anticipo, è arrivata la correzione per evitare la procedura. E’ stato infatti approvato un decreto che prevede il congelamento di 1,5 miliardi dai due maxi fondi, quello per i reddito di cittadinanza e quello di quota 100, e la destinazione di tutti i risparmi al “miglioramento dei saldi di finanza pubblica”. L’obiettivo è infatti quello di mettersi in sicurezza, accompagnando l’assestamento con un provvedimento urgente per blindare il disavanzo di quest’anno, che dovrebbe assestarsi al 2,04 previsto nell’accordo con Bruxelles, poi arrivato a 2,4% ad aprile.

Decreto anti procedura

Stando a quanto si legge nella bozza, la somma dei risparmi di reddito di cittadinanza e quota 100 congelata in Consiglio ammonterebbe a 1,5 miliardi di euro. La somma viene “accantonata e resa disponibile” e per il 2019 “i risparmi di spesa o le maggiori entrate conseguenti al minor utilizzo” delle due misure, “costituiscono economia di bilancio e sono destinati al miglioramento dei saldi di finanza pubblica”. Il via libera è stato dato nel corso del Cdm che si è tenuto lunedì sera, nonostante l’assenza di entrambi i vicepremier.

Assenti Salvini e Di Maio

Luigi Di Maio non avrebbe preso parte alla riunione a causa di concomitanti impegni personali e questo sembra aver fatto particolarmente irritare il collega Salvini, che a vertice non ancora terminato ha preso la via della porta e se ne è andato. Subito si è pensato a qualche screzio, ma il ministro dell’Interno ha precisato: “Nessuna polemica con Di Maio o altri, abbiamo solo tanto lavoro”. Inizialmente il sospetto era che Salvini si fosse infastidito a seguito dell’attacco sferrato da Di Maio nel corso di una diretta Facebook, nella quale esprimeva dispiacere per il silenzio della Lega sulla vicenda Benetton.

Per dare un ulteriore conferma, il Movimento 5 Stelle ha fatto sapere che “l’assenza di Di Maio era stata comunicata una settimana fa, precisamente il 27 giugno. Nessun attacco a Matteo Salvini – hanno precisato -, bensì una richiesta di fare squadra alla Lega sul caso Autostrade, dopo che nei giorni scorsi da esponenti leghisti erano arrivate dichiarazioni pubbliche in disaccordo con la proposta di revoca della concessione. Punto per noi invece fondamentale – ha proseguito – al fine di fare giustizia verso che ha perso la vita nella tragedia del Ponte Morandi”.