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Salvini indignato contro Carola Rackete: "Espellerò la criminale"

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“Se una pattuglia intima l’alt su una strada italiana chiunque è tenuto a speronare un’auto della polizia. Pessimo segnale signor giudice”.

Il gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, non ha convalidato l’arresto per Carola Rackete. La comandante della Sea Watch, quindi ora è libera. Dal Viminale, inoltre, arriva un comunicato di allontanamento della capitana tedesca dal territorio italiano: “Il prefetto di Agrigento ha disposto nei confronti di Carola Rackete un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. Il provvedimento dovrà essere convalidato dall’autorità giudiziaria”. Da quanto si apprende, inoltre, dal sito dell’agenzia Ansa, il prefetto Dario Caputo “in costante contatto col Viminale, ha firmato il provvedimento“. Tuttavia occorre una convalida dall’autorità giudiziaria.

La reazione di Matteo Salvini

Riguardo alla mancata convalida di arresto di Carola Rackete si è espresso anche Matteo Salvini. In una lunga diretta Facebook (di circa 20 minuti) ha espresso tutta la sua rabbia nei confronti della capitana tedesca. “Per la magistratura italiana ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Guardia di Finanza non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: per la comandante criminale Carola Rackete è pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese perché pericolosa per la sicurezza nazionale”.

Poco dopo il ministro rincara la dose e aggiunge: “Carola Rackete tornerà nella sua Germania, dove non sarebbero così tolleranti con una italiana che dovesse attentare alla vita di poliziotti tedeschi. L’Italia ha rialzato la testa: siamo orgogliosi di difendere il nostro Paese e di essere diversi da altri leaderini europei che pensano di poterci trattare ancora come una loro colonia. La pacchia è finita”.

La polemica contro la magistratura

Matteo Salvini approfitta della diretta per esprimere il suo disappunto anche nei confronti della Magistratura. “Dalla giustizia mi aspettavo pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani, evidentemente sbagliavo. Non ho parole. Cosa bisogna fare per finire in galera in Italia? Mi vergogno di chi permette che in questo paese arriva il primo delinquente dall’estero e disubbidisce alle leggi e mette a rischio la vita dei militari che fanno il loro lavoro”. E infine la frecciatina al giudice Alessandra Vella: “Se stasera una pattuglia intima l’alt su una strada italiana chiunque è tenuto a tirare diritto e speronare un’auto della polizia. Pessimo segnale signor giudice”. Poi conclude il messaggio con una riflessione: “Quanto è urgente la riforma della giustizia. Cambiare i criteri di assunzione, selezione e promozione di chi amministra la giustizia in Italia. Questa non è la giustizia che serve a un Paese che vuole crescere”.

Sea Watch festeggia

Dall’altro lato, invece, c’è chi festeggia la libertà ottenuta dalla coraggiosa comandante. L’ong scrive su Twitter: “La nostra Carola è libera!”.