Giorgia Meloni non si rassegna e, davanti alla decisione del Gip di Agrigento di liberare Carola Rackete e alla sentenza della Procura che nega l’espulsione, propone di incriminare la capitana della Sea Watch per un reato che non le era ancora stato contestato. Lo ha fatto tramite la propria pagina Twitter, su cui ha condiviso una foto della comandante con il braccio alzato, scattata nel momento in cui, scesa dalla nave, saluta le persone che l’hanno accolta sul molo di Lampedusa. Proprio in quel braccio, così simile a un saluto romano, la leader di Fratelli d’Italia ha visto un segno di “apologia del fascismo. Ho trovato il reato, così sarà condannato di sicuro”, ha aggiunto con una risata.
Ho trovato il reato… apologia del fascismo. Così sarà condannata di sicuro? pic.twitter.com/4kzIuqVah8
— Giorgia Meloni ?? ن (@GiorgiaMeloni) 4 luglio 2019
Carola col braccio alzato
La stessa foto era già finita nel mirino di chi avrebbe voluto vedere Carola dietro le sbarre e che, pur di attaccarla, lo ha fatto anche sul piano dell’estetica e della (presunta mancanza di) igiene personale. Non è infatti passata inosservata quell’ascella non depilata, per scelta personale o , semplicemente, a causa dei lunghi giorni trascorsi in mare a salvare i migranti.
“Fermiamo l’immigrazione”
Tramite Twitter, Giorgia Meloni ha inoltre riassunto le cinque “proposte di Fratelli d’Italia” per fermare l’immigrazione, non solo quella tramite le Ong ma anche gli “sbarchi fantasma” che continuano ad avvenire sulle nostre coste.
Lo scandaloso epilogo del caso #SeaWatch3 e i continui “sbarchi fantasma” sulle nostre coste sono la dimostrazione che le storiche proposte di @FratellidItaIia sono le uniche a poter contrastare efficacemente l’immigrazione illegale di massa.#BloccoNavale #AffondiamoLaSeaWatch pic.twitter.com/0MgBpAtpiB
— Giorgia Meloni ?? ن (@GiorgiaMeloni) 3 luglio 2019