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Putin in visita a Roma: "Contatti costanti con Salvini"

Putin a Roma

Dall'incontro con papa Francesco a quello con Mattarella, per finire con la cena con Conte e i vicepremier: la fitta agenda del presidente russo.

La capitale è blindata per l’arrivo dello zar. Il presidente russo Vladimir Putin è atteso all’aeroporto di Fiumicino alle ore 12, per una visita ufficiale (la prima dal 2015) che in sole 10 ore lo vedrà incontrare i grandi leader italiani, dal mondo religioso a quello politico. Il primo faccia a faccia, secondo la fitta agenda riportata da Repubblica, sarà proprio con papa Francesco, alle ore 10 in Vaticano. Seguirà il pranzo con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Quirinale, per poi passare alla conferenza stampa congiunta con il premier Giuseppe Conte.

L’agenda di Putin

“Restituirò a Vladimir Putin la stessa calorosa ospitalità ricevuta a Mosca”, ha annunciato il presidente del Consiglio ai media russi, ricordando l’incontro dello scorso ottobre. Ma prima di comparire davanti ai giornalisti, i due leader si incontreranno per i colloqui previsti per le 16.15 a Palazzo Chigi, a cui seguirà un intervento al Forum di dialogo italo-russo della società civile alla Farnesina. La giornata romana dello zar si concluderà con una cena di lavoro a Villa Madama, a cui parteciperanno anche i due vicepremier, Salvini e Di Maio, il ministro degli Esteri Moavero Milanesi e i membri della delegazione russa, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e quello dell’Industria Denis Manturov.

Sembra difficile immaginare che Putin possa però tralasciare, durante la sua visita, l’amico di vecchia data, Silvio Berlusconi. Non è infatti improbabile che il presidente russo, al netto di eventuali ritardi, riesca a ritagliare un momento per un incontro privato con il Cavaliere che, durante un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha definito “un politico di statura mondiale“.

Da Trump a Salvini

Ma Putin guarda con favore anche a quello che per decenni è stato il tradizionale nemico della Russia. L’America di Donald Trump non è mai stata così vicina a Mosca, tanto che il leader del Cremlino si è detto favorevole a far ripartire le trattative con gli Usa. Grande intesa c’è poi con Matteo Salvini, di cui apprezza in modo particolare le posizioni sulle sanzioni europee alla Russia. “Con l’Italia abbiamo veramente rapporti particolari, collaudati da tempo”, ha spiegato il presidente. “Un dialogo basato sulla fiducia” e “un lavoro congiunto nella sfera politica, economica, scientifica e umanistica”. Per questo motivo, nel decidere le contro-sanzioni, “non avevamo il desiderio di estendere le limitazioni ai legami economici con l’Italia. Ma non potevamo agire in modo selettivo, altrimenti ci saremmo imbattuti in problemi”.

Putin è categorico: nella questione sanzioni “il primo passo lo deve fare chi le ha promosse, ovvero l’Ue. Solo allora la Russia potrà cancellare le misure di risposta adottate. Contiamo che alla fine il buon senso prevarrà”. Ciò che è certo è che “la Lega e il suo leader Salvini sono attivi sostenitori di un ripristino della piena cooperazione“.