> > Rifiuti, Carfagna ha soluzione: "Invitiamo capi di stato ogni giorno"

Rifiuti, Carfagna ha soluzione: "Invitiamo capi di stato ogni giorno"

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"Nel mondo ci sono 196 Stati, proponiamo di invitare un capo di Stato ogni 1,86 giorni: è l'unico modo per tenere la spazzatura lontana dalla città".

Chiara provocazione quella di Mara Carfagna, deputata del Popolo della Libertà e di Forza Italia, nei confronti della giunta del comune di Roma. La capitale è stata pulita da cima a fondo, eliminando ogni forma di rifiuto in vista della visita del presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Proprio in merito a questo argomento, la politica originaria della Campania ha consigliato a Virginia Raggi e ai suoi assessori di invitare un capo di stato ogni giorno, così da tenere pulita la città in ogni momento.

Così Mara Carfagna ha punzecchiato la giunta romana riguardo la mancata pulizia della capitale italiana. Una soluzione ironica e pungente, che fa riflettere molto sulla situazione di Roma.

L’emergenza rifiuti

Sacchetti d’immondizia abbandonati, cassonetti stracolmi e odori nauseanti: le vie della nostra capitale sono al limite dell’indecente. A Roma, quello dei rifiuti è, ormai, più che un problema: lo stato d’emergenza è stato lanciato già da diversi mesi e la situazione non sembra migliorare, anzi. Le lamentele dei cittadini sono all’ordine del giorno ed il malcontento generale cresce sempre di più. A riconoscere le precarie condizioni della città è la stessa società che si occupa della pulizia di Roma, l’Ama. “L’emergenza finirà entro fine anno”, hanno giurato i dirigenti della municipalizzata. Una promessa che sembra difficile da mantenere: la capitale italiana soffre di incuria e scarsità igienica da moltissimo tempo. Infatti, il problema non è sorto sotto il mandato pentastellato, ma ha origini molto più radicate nel tempo. Tantissime sono le giunte che hanno promesso di ripulire la città una volta per tutte, ma mai nessuno è riuscito a risolvere del tutto il problema. Il primo che cercò di risolvere il problema fu Ignazio Marino, il quale decise di chiudere la più grande discarica d’Europa, la Malagrotta (il motivo era associato agli altissimi danni all’ambiente e alla salute degli abitanti di Roma). La questione non fu affatto risolta: anzi, la città rimase senza nessun luogo dove scaricare l’immondizia. Questa condizione di stallo perdura da allora: la capitale si trova senza uno sbocco ufficiale per la sua immondizia. ?fmfLBMem1GbKVguL8H7K9H2hmLUG0lyInjfjfgXKELLkmFmH8GtI7h3LmfFM7IMMJKMgiM7ILmEHQjWh7gTHsJeJ4MIh0l3gTmNHRmnI2ibgJLchpmDhOgCJBMwG9KKgVHZkfg2LfgHjTg3h6hpiUiJmmfOhy74VaD1yIC77K1