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Putin in Italia, Conte : "Superare le sanzioni"

conte putin

Nel corso della sua visita Putin ha incontrato, oltre a Mattarella e Conte, anche Di Maio, Salvini, Berlusconi e il Papa.

Visita lampo di Vladimir Putin in Italia. La sua giornata romana è iniziata dal Vaticano, con l’incontro con Papa Francesco. E’ iniziato invece con oltre un’ora di ritardo l’incontro tra Putin e Sergio Mattarella. I due sono rimasti a colloquio quasi un’ora e mezza in un clima, a quanto si apprende da fonti del Colle, positivo “nonostante i raffreddamenti delle relazioni tra la Russia e l’Occidente dovuti alle diverse valutazioni sull’Ucraina”. A quello con il Presidente della Repubblica ha poi fatto seguito l’incontro con il Premier Giuseppe Conte. In quest’occasione il capo del Cremlino ha detto di apprezzare la posizione italiana sulle sanzioni: “Roma ne parli con l’Unione Europea” ha detto. Nel corso del ricevimento organizzato in suo onore a Villa Madama, Putin ha poi scambiato due battute anche con i vicepremier Salvini e Di Maio.

Conte: “Ottime relazioni bilaterali”

“Abbiamo convenuto sull’esigenza di continuare a sostenere il ruolo delle Nazioni Unite per cercare di ottenere il rapido cessate il fuoco e il ritorno al processo negoziale” ha detto Conte a proposito della situazione in Libia. Ha fatto eco Putin: “E’ stata la Nato a distruggere lo Stato libico”, non rinunciando a sostenere Haftar: “Appoggiamo i rapporti sia con Sarraj che con Haftar”. Sui rapporti commerciali con Mosca il premier non ha dubbi: “Abbiamo confermato l’eccellente stato delle nostre relazioni bilaterali, nonostante il permanere delle condizioni che hanno condotto al deterioramento delle relazioni con l’Ue e quindi alle sanzioni. In un momento delicato per l’economia globale è di reciproco interesse mantenere buone relazioni” ha concluso. L’Italia sta infatti lavorando per riuscire a superare questo stato dei rapporti, cosa apprezzata da Putin, che ha concluso: “Siamo grati all’Italia”.

L’incontro con Mattarella

Putin e Mattarella hanno parlato della Libia, convenendo sulla preoccupazione per la guerra civile e il ritorno del terrorismo islamico. Il presidente della Repubblica ha quindi sottolineato l’importanza della stabilità libica per l’Italia e l’Europa. Sul tema Venezuela poi i due si sono trovati d’accordo sulla necessità di costruire un percorso pacifico che permetta ai venezuelani di scegliere il proprio governo attraverso nuove elezioni. Preoccupazione comune anche sul congelamento dei trattati sugli armamenti.