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Busta con proiettile a Salvini: "Colpa della sinistra"

Busta con proiettile a Salvini

La busta con proiettile sarebbe una delle "oltre cento minacce di morte" ricevute dal ministro Salvini.

È stata intercettata al centro meccanografico di Poste Italiane di Sesto Fiorentino la busta con proiettile indirizzata a Matteo Salvini. La notizia è stata diffusa dal Viminale e dallo stesso ministro dell’Interno, che ha condiviso sui suoi profili social la foto del pacco anonimo contenente un proiettile calibro 22, avvolto nella carta stagnola. Immediato l’intervento degli artificieri, che hanno esaminato il pacco per escludere la presenza di materiale esplosivo.

Busta con proiettile, le parole di Salvini

Secondo il ministro, non si tratterebbe della prima intimidazione ricevuta da parte degli oppositori. “Oltre cento minacce di violenza e di morte contro di me da quando sono ministro”, si legge sulla sua pagina Twitter. “Evidentemente le parole di odio di certa sinistra convincono certe menti malate, ma sicuramente non mi fanno paura. Anzi, mi fanno ancora più forza e voglia di combattere criminali di ogni genere”.

Il precedente

Già a fine maggio Salvini aveva fatto sapere di aver ricevuto una busta con proiettile, intercettata dal Centro di Smistamento Postale di Roma. All’interno del pacco, che non conteneva alcuna rivendicazione, un proiettile di calibro 9. “Io non mi fermo. Più che in una politica spesso ipocrita, confido nella solidarietà di milioni di italiani perbene che si esprimeranno con il voto di domenica [alle elezioni europee, ndr]”, è il commento del vicepremier leghista.

Analoghe minacce sono state indirizzate anche alla sindaca di Torino, la pentastellata Chiara Appendino.