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Caso Russia-Lega, Procura valuta rogatoria

Caso Russia lega

Le indagini proseguono e Salvini continua a difendersi: "Savoini non era stato invitato dal ministero dell'Interno".

La Procura di Milano, dopo aver avviato il fascicolo relativo al caso dei fondi russi alla Lega, sta valutando di avviare una rogatoria in Russia per seguire eventuali flussi di denaro. L’indiscrezione lanciata prima da un’inchiesta di L’Espresso e poi dall’americano BuzzFeed, fa infatti riferimento a 65 milioni di dollari che la Lega avrebbe ricevuto dalla Russia a seguito di un accordo stipulato a Mosca. I pm che si occupano del caso starebbero dunque valutando una richiesta di assistenza internazionale da inoltrare a Mosca per chiarire se ci sia stato un effettivo trasferimento di fondi neri. Nel frattempo, nella giornata di venerdì si è tenuto un vertice tra inquirenti e investigatori del Nucleo di polizia economico-finanziario della Guardia di Finanza. Le audizioni sono previste per la prossima settimana, e non è esclusa l’acquisizione di documentazione.

Caso Russia-Lega, parla Salvini

“Ho totale fiducia nella magistratura italiana, che è la più solerte, libera ed efficace. Se c’è un rublo fuori posto sarò il primo ad arrabbiarmi” ha detto in merito all’inchiesta avviata, precisando di non aver invitato Savoini a Mosca. “Non era stato invitato dal ministero dell’Interno. Posso produrre tutti i documenti relativi ai passeggeri che hanno viaggiato con me. Che ne so cosa ci facesse al tavolo. Chiedetelo a lui. Questa inchiesta è ridicola”. “Savoini appare in molte foto – ha proseguito -. Io vado in giro con centinaia di persone. Cosa facciano e cosa chiedano a nome loro non mi è dato saperlo”.

La foto di “L’Espresso”

Era stato proprio il settimanale, mesi fa, a lanciare l’inchiesta che faceva pensare ad un accordo tra la Russia e la Lega di Salvini. Dopo la pubblicazione degli audio e l’esplosione dello scandalo, sul profilo Twitter di L’Espresso spunta un post con una foto: “Soldi russi alla Lega, la foto del 17 ottobre a Mosca che mette in crisi la difesa di Salvini“. Nella foto si vede infatti il capo della segreteria del ministero dell’Interno, Paganella, parlare con Savoini: “E’ il giorno prima della trattativa dell’Hotel Metropol” commenta il settimanale.