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Andrea Camilleri contro Salvini: la storia degli scontri

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Andrea Camilleri contro Matteo Salvini: tutte le affermazioni dello scrittore contro il Ministro degli Interni

La notizia della morte di Andrea Camilleri sta scuotendo l’intero paese. Negli ultimi tempi il celebre scrittore, padre del commissario Montalbano, ha parlato in varie interviste di immigrazione, di governo e della situazione politica italiana. Sono molte le affermazioni che ha rivolto all’attuale Ministro degli Interni Salvini. Molte le frasi da lui dette, tra cui: “Non voglio fare paragoni, ma intorno alle posizioni estremiste di Salvini avverto lo stesso consenso che a dodici anni, nel 1937, sentivo intorno a Mussolini”.

Andrea Camilleri contro Salvini

In una intervista a Repubblica, Camilleri ha descritto l’attuale situazione politica italiana. Secondo lo scrittore l’Italia di oggi “È un paese che torna indietro, come i gamberi. È come se avesse cominciato a procedere in senso inverso, smarrendo le importanti conquiste sociali che aveva realizzato in passato. Se devo essere sincero, io non riconosco più gli italiani”. Lo scrittore ha preso una forte posizione anche sul tema del razzismo, affermando che “Noi ci siamo riparati dietro l’immagine stereotipata di italiani brava gente, ma non è sempre stato così”.

Parole pesanti quelle di Camilleri, che afferma anche “Una delle mie più grosse pene è proprio questa: a 93 anni, a un passo dalla morte, mi trovo a lasciare a nipoti e pronipoti un’Italia che non mi aspettavo di lasciare in eredità. I miei uomini politici si chiamavano De Gasperi, Togliatti, Nenni, Sforza. Avevano un preciso concetto dello Stato e di quello che si poteva fare del paese. Abbiamo ricostruito l’Italia, ora la stiamo risfasciando. Per questa ragione sento di aver fallito come cittadino italiano. E mi pesa molto”

Per quanto riguarda il tema dell’immigrazione lo scrittore ha attaccato duramente Salvini dicendo che “Non è un uomo di mare”. Camilleri ha continuato affermando “Se conoscesse il mare di coloro che sono costretti ad imbarcarsi su gommoni destinati a naufragio sicuro. Non mi piace come si sta gestendo questa emergenza. Continuare a giocare sulla paura dell’ altro è pericoloso”. In un’intervista a Radio Capital lo scrittore ha continuato ad attaccare il Ministro dicendo “Stiamo peggiorando in tutto, nel linguaggio, in questa aggressività assurda. La politica dà un cattivissimo esempio, e i cittadini ci sguazzano”.

Le polemiche sul rosario

Le polemiche non si sono fermate qua. Sempre ai microfoni di Radio Capital, Camilleri ha espresso la sua anche riguardo l’utilizzo del rosario da parte di Salvini durante la campagna elettorale. “Non credo in Dio ma vedere Salvini impugnare il rosario dà un senso di vomito”. Parole durissime quelle utilizzate dallo scrittore per criticare la scelta del Ministro degli Interni di strumentalizzare questo oggetto per le elezioni europee. E Camilleri non si è fermato qua, aggiungendo “È chiaro che tutto ciò è strumentale: il Papa che sa quello che fa non impugna il rosario baciandolo. Sa che offenderebbe i santi. Fa parte della sua volgarità”.

La risposta di Salvini

Tutti questi attacchi non sono passati inosservati a Salvini, che in una diretta Facebook ha replicato alle critiche del celebre scrittore: “Andrea Camilleri ha detto che lo faccio vomitare, mi spiace perchè amo il commissario Montalbano. Non pensavo che un rosario, parlare di Maria, di padre Pio o San Francesco potesse far vomitare o fosse sintomo di volgarità”. Salvini non si è fermato qui però, aggiungendo anche “Camilleri, scrivi che ti passa. Io continuo a lavorare, e nel mio piccolo, a credere”.