> > Pd occupa la commissione, la protesta: "Salvini riferisca"

Pd occupa la commissione, la protesta: "Salvini riferisca"

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"È un fatto di una gravità inaudita. Salvini non si è degnato di rispondere e questo umilia il Parlamento".

Il Pd ha deciso di occupare, in segno di protesta, la commissione Affari costituzionali a seguito dei numerosi rifiuti da parte di Salvini a presentarsi in Aula e riferire sul caso dei presunti fondi dalla Russia. Il segretario del partito, Zingaretti, nella stessa giornata ha incontrato la presidente del Senato Casellati e ha poi chiesto che il premier Conte riferisca in Aula a Palazzo Madama. Da parte sua Salvini risponde nel corso di una conferenza stampa a Genova, non escludendo del tutto di riferire in Aula, senza però parlare di date: “In Parlamento ci vado due volte a settimana per il question time. Rispondo a ogni cosa sullo scibile umano, sulle questioni più varie ed eventuali. Rispondo, partendo dal presupposto che da dieci giorni mi sembra parlino del nulla. Ma ognuno occupa il suo tempo come vuole”.

Pd occupa la commissione

Il Partito Democratico ha presentato le sue richieste all’interno di un disegno di legge volto alla costituzione di una commissione d’inchiesta sulla sicurezza nazionale e i rapporti con gli altri paesi. Dello stesso avviso i 5 Stelle, che vorrebbero però discutere con l’alleato di governo. In segno di provocazione dunque, il deputato Emanuele Fiano ha elencato tutte le domande che intendono fare a Salvini, mentre Andrea Romano è intervenuto ironicamente in lingua russa. Il caos è però scoppiato quando il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, ha annunciato di non aver avuto alcuna risposta da Matteo Salvini. Il Pd ha quindi deciso di sospendere le attività parlamentari, occupando la commissione: “È un fatto di una gravità inaudita. Il ministro Salvini non si è degnato di rispondere e questo umilia il Parlamento. Se la Camera si fa trattare così non ha senso farla funzionare quindi attueremo misure di occupazione” ha affermato il capogruppo.

Il Cremlino smentisce

Se Salvini al momento non sente la necessità di chiarire, una risposta arriva dal Cremlino: “Mosca non ha mai dato nessun sostegno finanziario a partiti o politici italiani” ha detto all’Ansa il portavoce di Putin. “Non c’è nessun dubbio. C’è una base giuridica per la cooperazione che può essere attivata in qualsiasi momento su richiesta delle parti”.