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Il Partito Democratico querela Luigi Di Maio per diffamazione

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Dopo le dichiarazioni di Luigi Di Maio a Rai Uno, il Pd "ha dato mandato ai propri legali di sporgere querela per diffamazione".

Luigi Di Maio, ospite prima a Rai Uno e poi in diretta su Facebook, aveva affibbiato lo scandalo di Bibbiano al Partito Democratico. Nella cittadina in provincia di Reggio Emilia è in corso un’inchiesta per traffico di minori in affidamento. Sulle dichiarazione del vicepremier anche il vicesegretario del Pd, Paola De Micheli, ha dichiarato: “Una vergogna per il servizio pubblico, sempre più al servizio dei due partiti di governo e dei deliri di Luigi Di Maio e del M5S. Chiediamo ai vertici della Rai se possa essere consentita ancora questo genere di discriminazione ai danni del partito di opposizione e del pluralismo. Ci domandiamo anche cosa abbia da dire il direttore del Tg1, dal quale dipende l’approfondimento giornalistico di Uno mattina”. Infine, il Pd lancia una querela al vicepremier. Vediamo cosa riporta la nota dei dem.

Il Pd querela Di Maio

In una nota il Partito Democratico scrive: “Le dichiarazioni demenziali del vicepremier Di Maio, il quale collega l’identità del Pd alle vicende drammatiche relative all’inchiesta sui minori che coinvolge il comune di Bibbiano, confermano solo il livello di disperazione di un personaggio che ha fallito il suo obiettivo e scarica la sua bile sugli avversari politici. Non solo da subito abbiamo denunciato la gravità dei fatti portati alla luce dall’inchiesta della Procura di Reggio Emilia ma è fin troppo ovvio che, qualsiasi sia l’esito dell’indagine rispetto alle responsabilità di un sindaco accusato di abuso d’ufficio, accostare a fatti gravissimi l’identità del Pd è un atto irresponsabile e falso“. I dem concludono quindi scrivendo che “è Di Maio che strumentalizza e utilizza una vicenda drammatica che dovrebbe tenere unite tutte le istituzioni. Ma questo comportamento è solo l’ennesima conferma della pochezza di alcuni individui che stanno governando l’Italia. Il Pd ha dato mandato ai propri legali di sporgere querela per diffamazione e richiesta di risarcimento danni in sede civile”.

La replica del vicepremier

Il vicepremier ha risposto con un lungo post su Facebook alla querela de Pd: “Partiamo dalle note di colore – esordisce Luigi Di Maio – oggi il Pd mi ha querelato perché ho detto che ‘con il partito Di Bibbiano non voglio avere nulla a che fare’. Risponderò delle mie affermazioni, no problem. Ma negare uno scandalo che vede coinvolto un loro sindaco, che loro hanno difeso senza mai prendere posizione sui bambini strappati alle famiglie, mi sembra veramente surreale. Per me questo è il Pd”. Inoltre, scrive il vicepremier “io col Pd non ci voglio avere nulla a che fare. Con il partito di Bibbiano che toglieva i bambini alle famiglie con l’elettroshock per venderseli non voglio averci nulla a che fare. E sono stato in questo anno quello che più ha attaccato il Pd”.