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No Tav, riprende l'assedio al cantiere: il commento di Salvini

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E' ripartito l'assedio dei No Tav al cantiere: il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha commentato la vicenda.

I No Tav hanno ripreso l’assedio al cantiere. Duecento persone, giunte da tutta Italia, hanno manifestato il 19 luglio nella zona di Chiomonte e la notte del 20 luglio sul versante opposto del perimetro, tra boschi, sentieri e dirupi. Al commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini, arrivato subito sui social, hanno risposto anche gli esponenti di altre fazioni politiche.

L’assedio dei No Tav

Duecento attivisti contrari alla Tav, quasi tutti giovani frequentatori del vicino campeggio di Venaus giunti da tutta Italia, si sono mossi in corteo da Giaglione. Quando sono giunti davanti alla robusta cancellata metallica alzata dalla polizia per bloccare loro la strada, hanno alzato un falò con fiamme alte quattro metri, hanno tentato di sfondare o danneggiare la grata con attrezzi da carpenteria e un tronco d’albero e hanno lanciato petardi, bombe carta e razzi di segnalazione nautica oltre l’ostacolo controllato dalle forze dell’ordine. Circa 20 denunce, che si aggiungeranno alla cinquantina della sera di venerdì 26 luglio, sono in preparazione. A queste probabilmente verranno aggiunte ancora altre quando la Digos avrà identificato gli autori del tiro al bersaglio. Il 26 luglio è la scadenza fissata entro cui Roma deve chiarire con l’Unione Europea la propria posizione sul Tav. Su Internet è stato reso pubblico un testo firmato dai No Tav: “Anche questa notte un grande falò ha indicato il cammino e dei fuochi sono caduti sul cantiere. Non molleremo mai”. Nonostante il numero di attivisti sia inferiore a quello elle scorse proteste, la zona off-limit intorno al cantiere arriva fino a inglobare molte delle case di Chiomonte e Giaglione con la presenza di cancellate metalliche piazzate sui sentieri, grandi torri-faro e minitelecamere di sorveglianza nascoste tra la vegetazione.

Il commento di Salvini

“Chi attacca la polizia e il cantiere della Tav in Valsusa attacca tutta l’Italia: le divise sono il simbolo di chi difende la sicurezza dei cittadini perbene, l’alta Velocità è l’emblema di un paese che vuole andare avanti e non indietro. Nessuna tolleranza per i criminali. Mi aspetto condanne inequivocabili da tutti gli schieramenti politici. Basta ambiguità: ora controlli a tappeto, arresti e accelerazione dei lavori”: lo ha detto Matteo Salvini a proposito della ripresa della protesta dei No Tav. “E’ totalmente incapace di far rispettare l’ordine pubblico”, è stata la risposta dei parlamentari del Partito Democratico Davide Gariglio e Silvia Fregolent, che lo hanno attaccato duramente. Augusta Montaruli, di Fratelli d’Italia, ritiene che il ministro Toninelli dovrebbe “riferire in aula”. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle Francesco D’Uva ha espresso la posizione del gruppo in un tweet: “Da sempre condanniamo ogni forma di violenza e continueremo a farlo. Ognuno e’ libero di esprimere la propria idea ma senza usare violenza. Serve sempre massimo rispetto per le forze dell’ordine”.