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TAV, Toninelli licenzia esperto che non firmò rapporto costi-benefici

Danilo Toninelli TAV

"Resta un'ombra su di lui" chiarisce il Mit in merito al licenziamento di Pierluigi Coppola, che non firmò il rapporto costi-benefici sul TAV.

Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli licenzia Pierluigi Coppola, l’unico esperto della commissione sul TAV che non aveva firmato la relazione sui costi-benefici della Torino-Lione. Il Mit: “Ha violato la riservatezza rilasciando interviste non autorizzate”.

Licenziato l’esperto a favore del TAV

“Mentre c’è ancora chi si diletta a sostenere che blocchiamo le opere, noi continuiamo a lavorare per riaprire cantieri fermi da anni. Sbloccata una infrastruttura tra Piemonte e Liguria e che permetterà al territorio di avere un’arteria più sicura e meno tortuosa: si tratta del traforo Armo-Cantarana, sulla SS 28 ‘del Colle di Nava’, una vitale tratta di collegamento tra la riviera ligure e il Piemonte” annunciava venerdì 19 luglio Danilo Toninelli.

Al centro della diatriba c’è infatti sempre il TAV, e la polemica si riaccende lunedì 22 luglio quando trapela la notizia, pubblicata da Il Messaggero, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha licenziato Pierluigi Coppola, uno degli esperti della commissione per l’analisi costi-benefici sull’Alta Velocità Torino-Lione. Coppola si era dissociato dall’esito negativo emerso nel rapporto, non firmandolo.

Il Mit ha confermato il licenziamento che sarebbe avvenuto tramite una Pec, mail certificata, firmata da Danilo Toninelli. Il Ministero spiega, come riporta La Repubblica, che alla base di tale decisione il fatto che Coppola “ha violato la riservatezza rilasciando interviste non autorizzate”. “E soprattutto – viene aggiunto – resta un’ombra su di lui, in merito al falso contro-dossier con numeri sballati sulla analisi costi-benefici Tav che gli è stato attribuito sulla stampa e di cui poi lui ha smentito la paternità. Senza però chiedere rettifica ai giornali che glielo attribuivano”.

PD chiede a Toninelli di riferire in Parlamento

Intanto il PD annuncia che chiederà un’interrogazione affinché il ministro chiarisca i motivi del licenziamento. “Come avevamo ampiamente annunciato Toninelli ha cacciato dal Ministero delle Infrastrutture Pierluigi Coppola, membro della Struttura tecnica, per non aver firmato la confusa e faziosa indagine costi – benefici sulla Tav” dichiara in una nota Davide Gariglio, componente dem in Commissione Trasporti alla Camera.

“Il Ministro però dovrà rispondere in Parlamento di questa scelta: – afferma – presenterò infatti sulla vicenda una interrogazione”.

“E’ chiaro che il M5S non voglia affidarsi a consulenti preparati e indipendenti ma a yes man compiacenti e non imparziali: – denuncia infine – tutto questo a spese dei contribuenti. Siamo di fronte ad un ministro sfiduciato, confuso e sull’orlo di una crisi di nervi che invece di dimettersi licenzia dipendenti solo per ripicca”.