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Per la prima volta Facebook rimuove i post di Salvini e della Lega

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"Alcuni contenuti non rispettano i nostri Standard della community. Abbiamo rimosso quei contenuti specifici anziché l’intera pagina".

Stephen Ogongo, giornalista e fondatore di “Cara Italia” ha invitato tutti gli italiani a segnalare i post di Matteo Salvini. Grazie alla sua azione, infatti, Facebook ha eliminato per la prima volta i messaggi social del ministro e quelli della Lega. Il servizio assistenza del social network di Mark Zuckemberg ha scritto a Ogongo: “Dopo aver esaminato la pagina, abbiamo riscontrato che alcuni contenuti non rispettano i nostri Standard della community. Abbiamo rimosso quei contenuti specifici (ad esempio foto e post) anziché l’intera pagina”. Una grande vittoria per il giornalista che da tempo aveva segnalato la pagina Facebook ‘Lega – Salvini premier’, che vanta oltre 500 mila iscritti.

Facebook elimina i post di Matteo Salvini

Stephen Ogongo, fondatore del movimento antirazzista e multiculturale ‘Cara italia’ annuncia la sua soddisfazione a Dire. Nei mesi scorsi, infatti, il giornalista aveva segnalato la pagina Facebook di Salvini e da poco la community ha eliminato alcuni post con contenuti che “non rispettano gli Standard”. “Lo dicevamo da molto tempo: le pagine della Lega e di Matteo Salvini sono mezzi di propagazione dell’odio. Finalmente Facebook ha ammesso di aver trovato sulla pagina della Lega alcuni contenuti che violano i loro standard della community” spiega Ogongo. Stephen è originario del Kenya, ma vive in Italia da 20 anni: la sua battaglia è diventata storica. “Si tratta di un segnale piccolo, ma di una bella soddisfazione – spiega il giornalista – perché solo pochi giorni fa abbiamo lanciato una campagna indirizzata a Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook, in cui lo sfidiamo a chiudere tutte le pagine social di Salvini e della Lega”.

Il video dell’appello

Ogongo ha registrato un video di circa 5 minuti nel quale invitava Mark Zuckemberg a eliminare i contenuti di Matteo Salvini che secondo lui incitavano “le persone ad attaccare i soggetti del post stesso”. Le visualizzazioni raggiunte in una settimana sono ben 160 mila. Il filmato, inoltre, ha suscitato “reazioni positive e adesioni, ma anche molti commenti offensivi e persino minacce”. Ma Ogongo rassicura: “Non ci fermeranno. La nostra campagna è appena iniziata e andremo avanti fino in fondo. Ne va della sicurezza e della democrazia dell’Italia. Se credono di spaventarci, si sbagliano”. Infine, il giornalista lancia un appello al social network: “Facebook deve avere il coraggio di chiudere tutte le pagine degli utenti che alimentano l’odio. E se non lo fa rischia di essere accusato di essere complice del neofascismo emergente”.