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Decreto sicurezza bis: cosa prevede il testo

decreto sicurezza bis, cosa prevede

Il decreto sicurezza bis arriva in Senato per l'approvazione: cosa prevede il testo in materia di immigrazione e ordine pubblico.

Il dl sicurezza arriva in Senato per la discussione su uno dei testi simbolo del governo gialloverde e, in particolare, del partito di Matteo Salvini. L’approvazione è attesa in giornata. Resta alta la tensione nella maggioranza. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro ha comunicato che il governo ha posto la fiducia al Senato sul provvedimento. Ecco cosa prevede il decreto sicurezza bis.

Decreto sicurezza bis, cosa prevede

Il decreto sicurezza bis è formato da 18 articoli. Il provvedimento è noto soprattutto per la sua stretta in materia di immigrazione, ma prevede anche norme relative alla gestione dell’ordine pubblico.

L’immigrazione

Per quanto riguarda l’immigrazione, il dl, all’articolo 1, sancisce che il ministro dell’Interno “può limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale” quando queste sono un pericolo per la sicurezza nazionale. Il divieto può scattare se il ministro ritiene che ci sia stata una violazione alle norme del testo unico sull’immigrazione per favorire l’immigrazione clandestina. Il documento che sancisce il blocco deve essere controfirmato dai ministri della Difesa e dei Trasporti. L’articolo 2 prevede invece una sanzione, che può variare da 150 mila a un milione di euro, per il comandante della nave che viola il divieto di ingresso, transito o sosta. Il comandante è inoltre soggetto ad arresto in flagranza di reato se accusato di “delitto di resistenza o violenza contro nave da guerra”, come accaduto a Carola Rackete.

Il decreto prevede inoltre lo stanziamento di 500 mila euro per il 2019, un milione per il 2020 e un milione e mezzo per il 2021 per la lotta all’immigrazione clandestina.

L’ordine pubblico

Della gestione dell’ordine pubblico si occupano gli articoli dal 6 al 18 del decreto sicurezza bis. Nuove norme vengono introdotte sulla gestione delle manifestazioni di protesta e sportive. Il dl introduce “una nuova fattispecie delittuosa” per chi, in queste occasioni, utilizza “razzi, fuochi artificiali, petardi o oggetti simili”, ma anche “mazze, bastoni o altri oggetti contundenti”. È inoltre vietato l’utilizzo, durante le manifestazioni, di “caschi o qualsiasi altro dispositivo che renda irriconoscibile una persona”.

Il decreto prevede anche un inasprimento delle pene per una serie di reati generalmente ascrivibili alla sfera delle minacce e violenze contro pubblici ufficiali, membri di un corpo politico, amministrativo o giudiziario.

Sono previste 800 nuove assunzioni di personale amministrativo non dirigenziale al Ministero della Giustizia.

Infine, il decreto introduce nuove misure per la lotta alla violenza durante le manifestazioni sportive. La Questura potrà impedire l’accesso a chi abbia denunce pendenti o precedenti per violenza o incitazione alla violenza.

Decreto sicurezza, via libera in Commissione

Il 19 luglio, il dl sicurezza era stato stato licenziato dalle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera. Dopo l’interruzione del giorno precedente dovuta a presunte frasi sessiste pronunciate da Romano contro Businarolo, c’è infatti il via libera all’emendamento che prevede l’arresto obbligatorio del capitano della nave nei casi di “resistenza o violenza contro navi da guerra”. Ok anche alla proposta del M5s su confisca e riuso navi.

Il commento di Di Maio

“Noi lavoriamo, continuiamo a lavorare e lo dimostrano i fatti. La confisca immediata delle navi delle Ong che violano le nostre leggi speculando sulla pelle dei migranti è nel Decreto Sicurezza Bis, grazie al Movimento 5 Stelle – ha affermato -. Grazie ai due firmatari: Anna Macina, capogruppo Affari Costituzionali, e Devis Dori, capogruppo commissione Giustizia, entrambi alla Camera” ha scritto il vicepremier Di Maio su Facebook. “Le ong, che ogni giorno provocano l’Italia per finire sui giornali insieme ai loro amici del Pd, non potranno più tornare in mare a prendersi gioco del nostro Paese”.