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Decreto sicurezza bis, Grasso contro Salvini: "I muri non funzionano"

Decreto sicurezza bis

"La traversata del Mediterraneo non è un giro di moto d’acqua. Il Decreto sicurezza bis trasforma i tweet di Salvini in legge", dichiara Pietro Grasso

Il Senato ha votato la fiducia posta dal governo sul Decreto sicurezza bis. Sono 160 i voti favorevoli, 57 quelli contrari. Solo 21 astenuti. Non presenti in Aula 5 senatori del M5s e due leghisti, diversi “sì” arrivate dalle fila del gruppo misto. Dopo il via libera del Parlamento, resta la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Poi il dl sarà legge.

Il decreto Salvini è passato, l’Italia è più insicura. Grazie agli schiavi 5 Stelle la situazione nelle città e nei quartieri rimarrà la stessa, anzi peggiorerà. Il crimine ringrazia, le persone sono sempre sole e le paure aumentano. Salvini ci campa”. Così in una nota Nicola Zingaretti. Il segretario del Pd, inoltre, ha sottolineato che nel decreto non si parla di lotta alla mafia, tanto acclamata dallo stesso Salvini. A rincarare la dose contro il vicepremier leghista anche Pietro Grasso, che in Aula ha dichiarato: “Il Decreto sicurezza bis trasforma i tweet di Salvini in legge“.

Decreto sicurezza bis, il commento di Grasso

Muri, steccati e sanzioni non funzionano, non aumentano la sicurezza. Chiudere i centri e buttare la gente per strada non funziona e non aumenta la sicurezza”. Comincia così il discorso di Grasso in merito al dl sicurezza. E ancora: “Indicare sempre come nemico chi sta peggio, basare il proprio consenso sulla paura dell’altro è un modo di pensare che speravo scomparso nella mentalità degli europei. Ma sembra non essere così”. Tuttavia, ha tenuto a precisare che su queste basi “il consenso si sgonfierà presto”. Ma non mancheranno “macerie sul nostro tessuto civile e umano”.

Quindi ha proseguito: “Non vi accorgente anche voi che gli animi sono troppo agitati? Non vi spaventano i video di chi si improvvisa controllore sui treni contro gli stranieri? Le urla sula banchina contro una giovane donna come la capitana Rackete? Gli insulti e le minacce sui social? Le sassate ai lavoratori in bicicletta in Puglia”. E conclude provocatoriamente: “Questi sono gli effetti della propaganda del Ministro della paura che ha sulle persone. Questo Decreto, soprattutto i primi articoli, va contro le nostre internazionali, va contro la Costituzione. Contro i principi stessi della Dichiarazione universale dei diritti umani. se solo vi riprenderete dalla sbornia del consenso difficilmente riuscirete a prendere sonno”.