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Fondi Lega, Cassazione: "Confermare le condanne a Belsito e Bossi"

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Il pg della Corte di Cassazione ha chiesto la conferma delle condanne e del sequestro dei 49 milioni di rimborsi elettorali.

Mentre infiamma la bufera sui presunti finanziamenti dalla Russia, prosegue l’indagine sul caso dei 49 milioni di rimborsi elettorali del Carroccio che, secondo quanto stabilito dalla sentenza della Corte d’Appello, costituisce un esempio di maxi truffa ai danni dello Stato. Per questo, il procuratore generale della Cassazione, Marco Dall’Olio, ha chiesto di confermare le condanne nel caso relativo ai fondi della Lega. Il tribunale ha condannato a un anno e dieci mesi l’ex leader del partito, Umberto Bossi, e a tre anni e nove mesi per l’ex tesoriere Francesco Belsito.

Fondi Lega, la Cassazione chiede conferma

La richiesta dalla Corte di Cassazione nel caso relativo ai fondi della Lega prevede anche la conferma della confisca dei 49 milioni di euro di rimborsi elettorali. I soldi, mediante la falsificazione dei bilanci nel periodo compreso tra il 2008 e il 2010, sono stati utilizzati dal partito per fini illegittimi. Il sostituto pg della Cassazione ha parlato, nella requisitoria, di “condotte illegittime, ben diverse dall’appropriazione indebita. L’impianto probatorio è privo di incertezze da non poter essere messo in discussione”.

Belsito ricusa il collegio

Il procuratore ha inoltre giudicato “inammissibili” i ricorsi presentati da Bossi e Belsito. L’avvocato dell’ex tesoriere, Angelo Alessandro Sammarco, ha fatto sapere che il suo cliente ha ricusato il collegio della sezione feriale di Cassazione, seguendo la medesima strategia messa in atto anche tre settimane fa, nel filone lombardo del processo. L’istanza è stata supervisionata dal presidente della sezione, Fausto Izzo, che la trasmetterà al primo presidente della Corte per dare inizio all’iter. Sulla questione si pronuncerà un collegio apposito.