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Tav, Salvini ai suoi parlamentari chiede di non partire per le ferie

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A seguito del voto di mercoledì 7 al Senato, Matteo Salvini avrebbe chiesto ai suoi parlamentari di non allontanarsi da Roma per le ferie di agosto.

Arrivano nuovi dettagli sull’ennesimo braccio di ferro tra Lega e Movimento 5 Stelle in merito alla questione della Torino-Lione. Come incautamente rivelato da alcuni esponenti leghisti, sembra infatti che sulla Tav Matteo Salvini abbia chiesto ai suoi parlamentari di non allontanarsi da Roma per le ferie di agosto. Una richiesta quantomeno sospetta, considerando come la Camera dei Deputati abbia sospeso i lavori per ferie lo scorso 1 agosto, mentre il Senato inizierà la pausa estiva giovedì 8. Per entrambi i rami del Parlamento la vacanze termineranno il 9 settembre.

Tav, messaggio di Salvini ai suoi parlamentari

Il messaggio sarebbe stato inviato dal leader della Lega ai suoi parlamentari tramite Whatsapp. Al suo interno la presunta richiesta di non lasciare la Capitale durante il periodo di vacanza (“Non allontanatevi per le ferie”). Forse un implicito invito ai leghisti a tenersi pronti per un’eventuale crisi di governo in seguito allo scontro di questa mattina sul nodo Tav.

La notizia del misterioso messaggio di Matteo Salvini ai suoi parlamentari – sia deputati che senatori – arriva infatti proprio poco dopo il voto negativo del Senato alla mozione del M5S contraria alla Tav. Con 181 voti contrari e 110 a favore, Palazzo Madama ha infatti respinto quello che sembra essere l’ultimo tentativo dei 5 Stelle di bloccare l’infrastruttura. Determinante in questo caso è stata l’alleanza strategica tra Lega e Pd, entrambi concordi sulla realizzazione della grande opera.

Aria di crisi di governo

È dunque sempre più incandescente il clima tra i due alleati dell’esecutivo, che da giorni sembrano paventare ipotetiche crisi di governo. Secondo Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, dal voto di mercoledì 7 agosto emergeranno conseguenze politiche, anche se l’eventualità di una crisi effettiva sembra essere nelle mani del leader: “Sono valutazioni che fa Salvini.

All’interno della maggioranza però alcuni sono meno drastici e ipotizzano una risoluzione della querelle sulla Tav evitando la caduta del governo. Tra idee messe sul tavolo c’è infatti quella di una possibile sostituzione del ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, forse colui che più si è opposto alla realizzazione della Tav. Da parte del diretto interessato non emergono però ulteriori dettagli: “Ho votato no, vado avanti sereno”.