> > Tav, Beppe Grillo: "Non avere i numeri non significa tradire"

Tav, Beppe Grillo: "Non avere i numeri non significa tradire"

Tav Beppe Grillo

Beppe Grillo si è rivolto al leader No Tav Alberto Perino per difendere il M5s dalle accuse di tradimento.

Non avere la forza numerica per bloccare l’inutile piramide non significa essersi schierati dalla parte di chi la sostiene”. Così Beppe Grillo risponde alle accuse dei No Tav al termine della votazione che, in Senato, si è conclusa con la bocciatura della mozione del M5s sul treno ad alta velocità Torino-Lione e con l’approvazione delle mozioni di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Pd, con il sostegno della Lega.

Tav, Beppe Grillo a Perino

Beppe Grillo è intervenuto in difesa degli esponenti del Movimento con un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook. Rivolgendosi direttamente al leader No Tav Alberto Perino, accusandolo di aver erroneamente tacciato i pentastellati di tradimento. Perino ha infatti definito la mozione presentata dal partito di Luigi Di Maio “un’idiozia per salvare la faccia“. Quella del leader No Tav, secondo Grillo, è “una pacatezza ipocrita che fa l’occhiolino a chi si è dimenticato” che “tradire significa passare dalla parte dell’avversario”. Diverso, continua, è quanto accaduto a Palazzo Madama, dove la sconfitta dei grillini è attribuibile a una semplice questione numerica.

“In Val di Susa ho rimediato un candelotto in faccia e quattro mesi di condanna“, ricorda Grillo. “Ma il peggio è essere stato al fianco di uno che oggi (solo perché questo è un Paese democratico) mi dà del traditore”.

Tav, bocciata la mozione M5s

Tutti gli occhi sono puntati su Palazzo Chigi e sui due vicepremier, per cercare di comprendere la reale portata delle conseguenze della bocciatura della mozione pentastellata. Si respira aria di crisi dopo la spaccatura tra alleati di governo a Palazzo Madama, che hanno votato divisi sull’alta velocità. “Non mi interessano rimpasti”, ha assicurato Matteo Salvini dal palco di Sabaudia, dove si è presentato al termine di un vertice con il premier Giuseppe Conte. In mattinata, i vicepremier hanno annullato tutti gli impegni. Non si esclude l’ipotesi di un vertice a tre nel corso della giornata.