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Crisi di governo, il sondaggio di Notizie.it: cosa pensano gli italiani?

Crisi di governo sondaggi di Notizie.it

Il sondaggio di Notizie.it rivela l'opinione degli italiani in merito alla crisi di governo in corso.

La spaccatura all’interno della maggioranza appare ormai insanabile, dopo l’invocazione di elezioni anticipate da parte di Matteo Salvini e la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte presentata in Senato. All’indomani dell’apertura della crisi di governo, i sondaggi di Notizie.it rivelano l’opinione dei cittadini italiani sull’attuale situazione politica del Paese.

Crisi di governo, i sondaggi

Tramite la propria pagina Facebook, Notizie.it ha chiesto agli italiani cosa pensano della decisione del ministro dell’Interno di far cadere il governo Conte. Al momento (poco dopo le 16 di venerdì 9 agosto), il sondaggio ha raccolto 2908 voti e presenta una situazione di sostanziale equilibrio tra le due fazioni. Sono infatti 1436 i sì (ovvero i voti a favore della crisi aperta da Matteo Salvini), contro i 1472 voti per il no.

Un risultato che mostra un Paese diviso tanto quanto i suoi rappresentanti e che rende difficile prevedere quale sarà il futuro del governo nell’eventualità di elezioni anticipate.

Elezioni anticipate, gli scenari

In queste ore concitate per il panorama politico italiano, si discute anche dei possibili scenari nel caso di elezioni anticipate in autunno. La Lega potrebbe scegliere di correre da sola, ottenendo la maggioranza relativa ma senza raggiungere i numeri per formare un governo monocolore.

La seconda ipotesi vede il partito di Matteo Salvini stringere un’alleanza con uno o più partiti di centro-destra. Nel caso di una coalizione Lega-FdI, i due partiti otterrebbero la maggioranza parlamentare, ma dovrebbero fare i conti, all’opposizione, non solo con Pd e M5s ma anche con Forza Italia. Se invece Salvini sceglierà di correre con tutto il centro-destra unito, come già accaduto alle regionali, l’alleanza Lega-FI-FdI raggiungerebbe una maggioranza schiacciante in entrambe le Camere e avrebbe – almeno in via teorica – i numeri per approvare le riforme costituzionali anche senza il sostegno delle opposizioni.