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Crisi di governo, Mattarella rassegnato: non intralcerà le elezioni

Crisi di governo - Sergio Mattarella

Il governo è in crisi. Tutto ora è nelle mani di Mattarella. Non dovrebbe intralciare le elezioni, ma alcuni passaggi istituzionali sono obbligati.

La crisi di governo è ormai aperta. Salvini ha ripetutamente invocato le elezioni e Conte ha dichiarato di volersi recare in Parlamento a chiedere la fiducia. Solo in sua mancanza andrà al Colle per dimettersi. Prima di farci tornare alle urne Mattarella deve però passare per alcune tappe obbligate.

Governo in crisi, cosa farà Mattarella?

Negli ultimi mesi gli insulti erano quotidiani e i no decisamente troppi. E’ impossibile andare avanti in questo modo“. Così Salvini dal palco di Pescara, deciso e pronto a far tornare la parola agli italiani. Ma prima di parlare di elezioni sono ancora molti i passaggi da affrontare. In tarda serata Conte ha parlato ai giornalisti dicendo che questa sarà “la crisi più trasparente e cristallina della storia della Repubblica“. Niente dimissioni quindi se non dopo aver chiesto il parere del Parlamento.

E’ però il 9 agosto: la Camera ha terminato i suoi lavori lo scorso venerdì e il Senato ha chiuso le porte con il voto sulla Tav. Per cui bisognerebbe riconvocare tutti i parlamentari ormai andati in vacanza e aspettare che rientrino a Roma. Va fissata una data per il discorso del Premier, a cui dovranno seguire repliche, controrepliche e voto di fiducia.

Solo a quel punto la parola passerebbe al Quirinale, che non sembra aver intenzione di intralciare il ritorno alle urne. D’altro canto non può nemmeno evitare le tappe obbligate del percorso. Prima deve verificare che l’attuale esecutivo non ha più i numeri per continuare. Poi ascoltare i leader di tutti i partiti per essere sicuro che non ci sia una maggioranza alternativa. Solo allora dovrà decidere il da farsi.

Salvini ha le idee chiare: bisogna tornare in fretta al voto, non si può aspettare. Anche perché c’è una manovra coraggiosa da preparare e una somma di 23 miliardi da trovare per scongiurare l’aumento dell’Iva. La preoccupazione di Mattarella è proprio quella che non ci siano i tempi per dar vita ad un esecutivo saldo entro l’autunno che possa varare una Finanziaria ed evitare l’esercizio provvisorio. Come sempre, ha in mano una grandissima responsabilità.