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Bonafede contro Matteo Salvini: "Alle urne pagherà questo tradimento"

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"La Lega ha violato il contratto di governo nel momento in cui lo ha strappato", queste le dure parole utilizzate da Bonafede.

Continuano gli scontri tra Movimento 5 Stelle e Matteo Salvini. Dopo la crisi di governo indotta dal leader del ‘Carroccio‘, i pentastellati continuano a provocare il Ministro degli Interni. “Matteo Salvini e la Lega, per capitalizzare il consenso dei sondaggi, hanno deciso di provocare una crisi. Da un secolo non succedeva una cosa del genere. Non si crea una crisi di governo dal nulla e sotto la legge finanziaria”, così ha commentato Alfonso Bonafede, Ministro della Giustizia, durante il programma ‘In Onda’ su La7.

“Io non ho paura del voto degli italiani. Ma gli italiani devono sapere che la Lega ha violato il contratto di governo nel momento in cui lo ha strappato davanti a loro. Negli ultimi mesi, nella discussione sulla riforma della giustizia, si vedeva da parte della Lega un atteggiamento ostruzionistico: non proponeva nulla, non faceva niente e si limitava a dire che determinate cose non andassero bene, tirando fuori peraltro argomenti tipicamente berlusconiani. Salvini temeva la legge sulla prescrizione. Io dico: si vada al voto, ma tagliamo prima i 345 parlamentari, così vediamo chi ci tiene alle poltrone e chi no”, ha continuato il membro del Movimento 5 Stelle.

Bonafede e le parole contro Salvini

Durante la chiacchierata, Bonafede continua ad attaccare la Lega e la scelta del Ministro degli Interni di lanciare la crisi di governo: “Quello fatto da Salvini e dalla Lega nei confronti degli italiani è un grave atto di slealtà. Gli italiani devono sapere che a un certo punto la Lega ha deciso di strappare il contratto e di andarsene per i fatti suoi. Salvini e la Lega pagheranno alle urne moltissimo questo tradimento agli italiani. E questo tradimento ha messo davanti agli occhi degli italiani quello che è veramente la Lega: un partito vecchio attaccato alle poltrone. A differenza di Salvini, io non credo che le istituzioni siano il salottino di casa mia, in cui aggiungo ogni tanto qualche poltrona. Nel momento in cui si parla di tornare al voto, io sono sempre tranquillo. Nel momento in cui questa fase è sotto la supervisione istituzionale del presidente Mattarella, sono ancora più tranquillo”.

Alla fine, Bonafede ha ribadito un concetto molto importante: “Dovevamo arginare paradossalmente Salvini facendolo presidente del Consiglio, così si assumeva le sue responsabilità? Ci mancava solo questo. E poi Repubblica il giorno avrebbe titolato che avevamo consegnato l’Italia a Salvini. Invece noi l’abbiamo arginato”.