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Intervento di Conte al Senato, l'Aula deciderà sulla data il 13 agosto

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La data dell'intervento di Conte al Senato verrà decisa nella giornata del 13 agosto, nonostante i capigruppo l'avessero calendarizzata per il 20.

Prosegue il dibattito in seno al Parlamento sulle tappe dell’attuale crisi di governo. Nella giornata di martedì 13 agosto l’Aula si esprimerà in merito alla calendarizzazione della crisi, come inizialmente previsto dalla Presidente di Palazzo Madama Maria Elisabetta Alberti Casellati citando una norma del regolamento. Verrà peraltro decisa anche la data dell’intervento del Premier Giuseppe Conte al Senato, fissata in via preliminare per il 20 agosto dai capigruppo riunitisi oggi.

Intervento di Conte al Senato

La decisione sul calendario delle votazioni, approvato a maggioranza dai capigruppo di Pd, LeU e M5S, si è infatti scontrata con la scelta della Presidente del Senato Casellati di far valere la norma che prevede di far prima passare la decisione dall’Aula. Una mossa che secondo l’opposizione sarebbe funzionale alla volontà del centrodestra di votare la sfiducia a Conte già il 14 agosto, subito dopo le commemorazioni per l’anniversario del crollo del Ponte Morandi.

A tal proposito, il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci ha commentato la decisione della Casellati: “Uno spettacolo indegno, una forzatura gravissima, un ennesimo oltraggio al Parlamento”. Sullo stesso piano anche le dichiarazioni della capogruppo di LeU Loredana De Petris, che afferma: “Nella capigruppo c’era l’accordo della maggioranza su Conte che avrebbe riferito il 20 in Aula, la Casellati non doveva prestarsi”, aggiungendo che la Presidente ha di fatto “Piegato il regolamento a chi ha deciso dalla spiaggia, attentando alla possibilità dei senatori di svolgere il proprio mandato”.

La replica del centrodestra

A difendere l’operato della Presidente Casellati è invece la capogruppo di Forza Italia Anna Maria Bernini. La Bernini vede anzi nell’approvazione del calendario da parte di Pd, M5S, LeU e gruppo misto le prove per una futura alleanza che supporti un governo istituzionale: “‘Le comunicazioni fanno parte di un traccheggiamento di M5S e Pd per creare una rampa di lancio per un Conte bis o un nuovo governo. Il Pd dica subito se vuole votare a favore della mozione di sfiducia a Conte o creare un nuovo governo. Noi non vogliamo creare accordicchi di palazzo. Casellati ha seguito il percorso giusto”.

Sulla questione interviene anche il capogruppo delle Lega Massimiliano Romeo, che paventa anche lui il rischio della nascita di una maggioranza alternativa: “Abbiamo chiesto di votare al più presto la mozione di sfiducia a Conte: siamo disponibili a votare anche il giorno di ferragosto per parlamentarizzare la crisi e poi andare a votare. Loro vogliono solo a prendere tempo per mantenere le poltrone”.