> > Salvini a Vittoria: proteste della folla

Salvini a Vittoria: proteste della folla

salvini vittoria proteste

Nello scorso mese di Luglio due cuginetti persero la vita investiti da un Suv: la folla accusa Salvini di fare propaganda con il dolore della famiglia

Matteo Salvini si trova a Vittoria, comune in provincia di Ragusa. Il Ministro dell’Interno e vicepremier, alla sua ultima tappa in Sicilia, è giunto al municipio della città per incontrarsi con il prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza e i tre commissari che amministrano il Comune, Filippo Dispensa, Gaetano D’Erba e Giovanna Termini. Oltre a loro, ci sono anche i vertici provinciali delle forze dell’ordine.

Vittoria è divenuta tristemente nota nella metà di Luglio 2019, quanto due cuginetti Simone e Alessio furono investiti da un Suv. Per questo all’incontro era presente anche un giornalista, Paolo Borrometi, invitato dai genitori dei cuginetti morti nell’incidente.

Stando a quanto riportato dal sito palermo.repubblica.it, un residente della città, Evelin Zarba, ha esposto quattro cartelli per contestare Salvini. Inoltre, un centinaio di persone hanno organizzato un flash mob. Tutte vestite di bianco e in rigoroso silenzio, hanno mostrato uno striscione con scritto: “Il dolore non è propaganda”. In prima fila Andrea Gentile del “comitato di accoglienza di Salvini”.

Salvini, proteste a Vittoria

Gentile, all’agenzia stampa Adnkronos, ha dichiarato: “Per noi non si fa propaganda sul dolore di due genitori. Non si fa sciacallaggio mentre ci sono 150 persone ancora in mare. Non è consentito sentire dire che vuole prendere i ‘pieni poteri’ come Mussolini”.

Il riferimento di Gentile è alla visita fatta da Salvini ai genitori dei due bimbi morti. All’uscita il leader leghista avrebbe detto: “L’incidente ci sta ma non così, non che sei seduto e c’è un tossicaccio maledetto ubriaco che va a 160 allora. Mi fa schifo questa gente, ringrazio, invece, Paolo Borrometi e chi sta in trincea”. Conclude poi parlando dell’omertà osservata nel paese: “Qui c’è una connivenza, una paura che non ho trovato in altre zone. Qui è bestiale, bisogna dar coraggio a chi rispetta le regole. Ringrazio quella piccola parte di società civile che si fa sentire”.