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Voto Senato, bocciata proposta Lega: Conte in Aula il 20 agosto

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Bocciata la proposta della Lega per far votare la sfiducia a Conte il 14 agosto. L'aula ha approvato a maggioranza la data del 20 agosto alle ore 15.

Come previsto dalla precedente conferenza dei capigruppo, il Premier Giuseppe Conte parlerà a Palazzo Madama il prossimo martedì 20 agosto alle ore 15. Tramite il voto al Senato di oggi è stata infatti bocciata la proposta della Lega di anticipare le dichiarazioni del Presidente del Consiglio al 14 agosto. Nella giornata di ieri vi erano state numerose proteste dopo la decisione della Presidente del Senato Casellati di sottoporre all’Aula la scelta della data in cui Conte si sarebbe presentato per la mozione di sfiducia nei suoi confronti.

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Voto Senato, bocciata proposta della Lega

Durante le dichiarazioni delle varie forze politiche prima del voto è intervenuto anche il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che più ha spinto affinché la sfiducia venisse votata il 14 agosto. Salvini ha ironicamente affermato: “Come sono lontani i riti della politica dal Paese reale con l’idea che non si debbano disturbare i poveri parlamentari a ferragosto. Non capisco – visto che per bocca del senatore Renzi avete già vinto – tutta questa agitazione, nervosismo, maleducazione. Invidio un po’ alcune abbronzature”. Durante l’intervento del leader della Lega sono state sollevate vibranti proteste da parte dei parlamentari del Pd. Essi hanno infatti accusato la Presidente Casellati di concedere eccessivo tempo per parlare al ministro dell’Interno.

Nel suo discorso, Matteo Salvini ha inoltre fatto un’inattesa apertura al Movimento 5 Stelle, annunciando di essere pronto ad approvare il taglio dei parlamentari: “Sono arrivate alcune proposte, le raccolgo. Ho sentito l’amico e collega Luigi Di Maio più di una volta ribadire in questi giorni ‘votiamo il taglio di 345 parlamentari e poi andiamo subito al voto’. Prendo e rilancio: Tagliamo i parlamentari la prossima settimana e poi andiamo subito al voto”.

La capogruppo di Forza Italia al Senato Anna Maria Bernini ha anch’essa ribadito la volontà di votare la mozione di sfiducia il più presto possibile, mostrandosi così sulla stessa linea della Lega: “Noi siamo qui in 55 e siamo qui per votare subito questa mozione. C’è chi “invece sta preparando nuovi progetti assolutamente contrari alla volontà popolari. La vera barzelletta sarà quando partito di Bibbiano e del vaffa day si metteranno insieme per governare l’Italia. Ci sarà da ridere”.

L’intervento delle opposizioni

Dopo l’intervento di Matteo Salvini, ha preso la parola il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci, che ha invitato il ministro dell’Interno a prendersi le sue responsabilità governative: “Il momento è molto delicato per il Paese e credo non si possa ascoltare una dose così intensa di bugie e offese nell’aula del Senato. Salvini si è dimenticato di essere stato al governo negli ultimi mesi è lui che ha portato gli italiani al disastro”.

Dello stesso parere anche il capogruppo del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli, che ha commentato l’apertura fatta da Salvini al taglio dei parlamentari voluto dal M5S: “La proposta di votare il taglio di Salvini è possibile solo se non viene votata la sfiducia al governo. Mi aspetto che venga ritirata la mozione di sfiducia”. Con la votazione del 13 agosto si è dunque venuta a formare una nuova potenziale maggioranza in Parlamento. Maggioranza che potrebbe essere utilizzata per poter creare un governo istituzionale pronto a traghettare il Paese fino a nuove elezioni.