> > Voto al Senato, per Renzi possibile accordo: "No a deriva del Papeete"

Voto al Senato, per Renzi possibile accordo: "No a deriva del Papeete"

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Durante la conferenza stampa tenutasi poco prima del voto al Senato, Matteo Renzi ha ribadito la sua contrarietà ad andare ad elezioni anticipate.

Poche ore prima del voto del 13 agosto al Senato, Matteo Renzi ha tenuto una conferenza stampa in cui ha spiegato la sua visione sul futuro del governo e del Paese. L’ex Presidente del Consiglio ha infatti ribadito la sua contrarietà ad andare a nuove elezioni, mostrandosi disponibile ad un governo istituzionale che firmi la manovra finanziaria per evitare che l’Italia vada in esercizio provvisorio. A tal proposito Renzi ha affermato come dal voto di questa sera potrà nascere una possibile nuova maggioranza.

Voto al Senato, parla Matteo Renzi

Nel corso della sua conferenza stampa, Matteo Renzi fa il punto della situazione invitando le forze politiche ad unirsi contro il pericolo di nuove elezioni: “Siamo di fronte a un fatto clamoroso che non va sottovalutato. La prima crisi in pieno Ferragosto nella storia della Repubblica. Da ex presidente del Consiglio ho voluto lanciare un appello alle forze politiche che oggi ha lo spazio per poter essere accolto”.

Renzi poi esplicita i problemi che potranno presentarsi se si dovesse veramente andare al voto, con conseguente esercizio provvisorio del governo: “Toccherà ai segretari di partito e ai capigruppo vedere come. Ma è evidente l’occasione, testimoniata dal voto sul calendario. Se si va a votare non so se il Pd prende il 25%, ma so che l’Iva va al 25% ed è un disastro per il Paese, è sicura la recessione”.

La possibilità di un nuovo accordo

Parlando della possibilità che dal voto al Senato possa uscire una nuova maggioranza di governo, Renzi ha affermato: “Io non darò alibi a nessuno per fare saltare l’accordo che il tabellone di Palazzo Madama mostrerà stasera essere possibile. Contro la deriva del Papeete c’è la democrazia parlamentare“.

Contemporaneamente però, l’ex segretario del Pd si ritene orgoglio si essere stato negli anni uno dei più forti oppositori del M5S, impedendo con essi ogni possibilità di dialogo politico: “Sono orgoglioso di ciò che ho detto nell’aprile del 2018. Sia M5S che Lega avevano detto di non voler fare accordi con nessuno. Sono orgoglioso di quello che ho detto ad aprile 2018 e penso che la stragrande maggioranza delle persone la pensi come me”. Alla domanda dei giornalisti su cosa accadrebbe se il Pd rifiutasse però un governo istituzionale Renzi ha risposto: “Io vedo il Pd che ha decisamente aperto, che c’è discussione in corso”.