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Crisi di governo, Salvini: "Accordo Pd-M5S? In piazza a chiedere il voto"

Crisi di governo Salvini minaccia di scendere in piazza

Il vicepremier leghista minaccia di manifestare in piazza per chiedere elezioni anticipate in caso di accordo tra M5S e Pd.

Matteo Salvini si prepara allo scontro a tutto campo con quello che un tempo era il suo alleato e con lo storico nemico, il Partito democratico. In piena crisi di governo, Salvini ha annunciato che, nel caso di un accordo Pd-M5S, “ci ritroveremo pacificamente nelle piazze italiane a chiedere il diritto di voto”.

Crisi di governo, Salvini chiama la piazza

Il vicepremier leghista Matteo Salvini torna a chiedere le elezioni anticipate per mettere fine all’esecutivo gialloverde, dopo aver aperto la crisi di governo in seguito al voto in Senato sulla Tav. Nel corso di un’intervista rilasciata a Marina di Pietrasanta, dove è stato duramente contestato, ha ribadito che “indietro non si torna, vado solo avanti”. La Lega, ha ammesso, non ha i numeri per governare da sola (“i numeri in Parlamento per fermarli non li ho”) e teme “un accordo sulla spartizione del potere” da parte del M5S e del Pd. “Quando c’è il rischio di rivederci Renzi al governo, tempo da perdere non ce n’è”, ha continuato il ministro dell’Interno. “Voi riterreste normale un governo Pd-M5S-Forza Italia o marziani? Mi sembrano tutte ipotesi per buttare fuori Salvini e la Lega”.

Non è mancato neppure un attacco indiretto all’Europa: “Qualunque governo che non risponde alla volontà popolare è un governo che risponde a Bruxelles, Parigi e Berlino”.

Scontro tra Conte e Salvini

Continua anche lo scontro tra Salvini e il premier Conte. Il leader leghista assicura di voler “ascoltare le parole del presidente del Consiglio”. Ma, continua, “se il mood è quello delle scorse settimane, allora la via maestra è chiara”. Una via maestra che “in un momento di difficoltà e crisi economica non è un governo strano o del ‘tiriamo a campare’. Se fossimo una democrazia normale, sappiamo come andrebbe a finire: si andrebbe subito al voto. Chi ha paura del popolo è perché ha la coscienza sporca”.