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Governo, Conte rassegna le dimissioni: giunto in serata al Quirinale

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Nel suo secondo intervento, Giuseppe Conte conferma le dimissioni da capo del governo malgrado il ritiro della mozione di sfiducia fatto dalla Lega.

Nella sua replica al Senato delle ore 20 il capo del governo Giuseppe Conte rassegna le proprie dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio, ignorando il ritiro della mozione di sfiducia da parte della Lega. Nel suo secondo discorso di oggi all’Aula, Conte ha sottolineato l’amore per le istituzioni che gli impedisce considerare la mossa di Matteo Salvini, da lui aspramente criticato già durante il suo intervento di questo pomeriggio alle 15.

Governo, Conte rassegna le dimissioni

Prendendo la parola nell’Aula del Senato, il Premier ci tiene a chiarire la sua posizione in merito all’azione governativa in materia di immigrazione e sicurezza: “Io non rinnego nulla, non è nel mio stile. Vorrei solo ricordare, se parliamo di politiche sull’immigrazione, che nel mio primo intervento europeo ho portato un’articolata proposta, con alta considerazione di questi sbarchi della morte, e del problema della ridistribuzione. Abbiamo proposto un maggiore rigore rispetto al passato. Poi ci sono valutazione anche personali. Io come giurista vi invito a considerare che il decreto Sicurezza bis è stato licenziato dal Cdm in una versione originaria che io giudico migliore rispetto alla versione definitiva”.

Giuseppe Conte ne approfitta inoltre per rispondere a chi lo ha accusato (tra questi il segretario del Pd Nicola Zingaretti) di aver preso posizione contro Salvini solo nella giornata di oggi, rimanendo invece accondiscendente durante questi mesi di governo: “Ravvedimento tardivo da parte mia? Non mi risulta, forse sono stato frainteso. Non è una questione personale con gli amici della Lega o con Salvini. Io ho ragionato di cultura delle regole e sensibilità costituzionale. Ho invocato il 3 giugno 2019, il concetto di ‘leale collaborazione’, per evitare sovrapposizioni nell’azione dei vari ministri. Bisogna sempre rispettare la grammatica istituzionale. Ho parlato poco, ma l’ho fatto perché ho cercato la sobrietà delle parole. Ho riservato i richiami al privato, ma come vedete oggi li ho fatti anche in pubblico”.

L’attacco a Salvini

Nel finale del suo intervento, Conte non risparmia dalle critiche il leader della Lega. Il Premier accusa infatti Salvini di aver avuto poco coraggio per aver ritirato la mozione di sfiducia: “La Lega ha presentato una mozione di sfiducia, ne ha chiesto l’immediata calendarizzazione. Ora apprendo da un’agenzia che sarebbe stata ritirata. Ma l’amore per le istituzioni, che è l’amore per i cittadini, ci dice che abbiamo il dovere della trasparenza. Io apprezzo la linearità d’azione e prendo atto che il leader della Lega, che è in Aula tornato e per questo lo ringrazio, ha avuto poco coraggio”.

Mercoledì partono le consultazioni

Con le dimissione rassegnate nelle mani dell Presidente Sergio Mattarella, potranno partire da mercoledì 21 agosto le consultazioni tra i gruppi parlamentari. Si inizierà alle ore 16 con il Presidente emerito Giorgio Napolitano, per poi proseguire con i Presidenti di Camera e Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico. Verso le 17 e 30 arriveranno le prime rappresentanze parlamentari, partendo dal gruppo delle Autonomie del Senato per poi seguire con il gruppo Misto e il gruppo di Liberi e Uguali. Giovedì 22 agosto verranno invece sentiti i principali partiti, partendo alle 10 con Fratelli d’Italia per poi proseguire con il Pd, Forza Italia, Lega e infine con il Movimento 5 Stelle.